Sabatini: «Prestazione Juve a Firenze non all'altezza»
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Sabatini: «Prestazione Juve non all’altezza di una squadra che punta alla Champions». E c’è il commento lapidario su Yildiz

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Sabatini: «Prestazione Juve non all’altezza di una squadra che punta alla Champions». E c’è il commento lapidario su Yildiz dopo Fiorentina Juve

La Juventus ha ottenuto solo un punto amaro nella trasferta contro la Fiorentina, un pareggio che solleva tanti dubbi sul lavoro di Luciano Spalletti. I bianconeri hanno mostrato poca incisività in attacco e troppe concessioni in difesa, come dimostra il gol subito da Mandragora. La prestazione non è stata all’altezza delle ambizioni del club.

Ad analizzare la sfida del Franchi e il momento delicato della Juventus è intervenuto Sandro Sabatini su Calciomercato.com, concentrandosi sull’anonimato di Kenan Yildiz e sulla questione arbitrale.

Il rigore doveva essere confermato: la critica a Doveri

Sabatini ha espresso la sua netta contrarietà sulla revoca del rigore su Vlahovic, criticando la scelta di Doveri di piegarsi all’indicazione del VAR, nonostante la presenza di una doppia infrazione.

«Per chi vuole discutere dell’episodio arbitrale, per me il rigore andava confermato. Raramente ho visto un arbitro della capacità di Doveri piegarsi a un’imperfezione notata dal Var, perché è Vlahovic a tirare per primo la maglia di Pablo Marì, ma poi il fallo si concretizza in area», ha commentato Sabatini, sottolineando la forzatura arbitrale.

Prestazione non all’altezza: Yildiz opaco e la pareggite

La critica più severa di Sabatini riguarda la mancanza di differenza mostrata dalla Juventus contro una squadra in pieno panico e in zona retrocessione.

«La prestazione della Juventus non è stata all’altezza di una sfida che almeno in teoria proponeva una squadra che punta a un posto in Champions League se non a qualcosa di più e un’altra in pieno panico e in zona retrocessione: questa differenza tra Juventus e Fiorentina non si è vista», ha sentenziato l’opinionista.

Tra i singoli, mentre Vlahovic e Kean sono stati “dominanti” nei duelli, l’osservazione si è focalizzata su Kenan Yildiz, la cui prova è stata «assolutamente anonima e opaca». Il talento al centro delle voci di rinnovo non è riuscito a incidere, rimanendo ingabbiato e non pervenuto. I pareggi consecutivi mettono a dura prova le speranze e le ambizioni affidate al nuovo allenatore bianconero, il cui lavoro è ancora tanto.

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