Salah Liverpool, rottura in vista: l’attaccante ha perso la pazienza e vuole andare via. Rapporti incrinati con Slot e club: parole durissime dopo l’ultima panchina!

Salah Liverpool, l’addio è imminente: l’egiziano attacca Slot e il club. Svelate le promesse non mantenute, saluterà i tifosi e andrà via

Dichiarazioni clamorose quelle rilasciate da Mohamed Salah a TV2Sport dopo il pareggio per 3-3 del Liverpool in casa del Leeds. L’attaccante egiziano ha annunciato, di fatto, il suo imminente addio ai Reds. Per l’ex Roma e Fiorentina è arrivata la terza panchina consecutiva e, in quest’ultima occasione, non è sceso in campo neanche per un minuto.

Il rapporto con l’allenatore Arne Slot è irrimediabilmente rotto. Salah ha attaccato duramente l’allenatore e il club, accusandoli di averlo usato come capro espiatorio in questa stagione sfortunata. L’egiziano ha svelato di aver ricevuto molte promesse quest’estate che non sono state mantenute.

La decisione di andarsene è definitiva. Salah ha annunciato che sabato prossimo, prima e dopo la partita con il Brighton ad Anfield, saluterà i suoi tifosi. Partirà subito dopo per la Coppa d’Africa e probabilmente non tornerà più a vestire la maglia dei Reds. Nonostante avesse firmato un nuovo contratto solo pochi mesi fa che prevedeva la sua permanenza fino alla fine della prossima stagione, il piano è saltato.

Salah Liverpool, la frustrazione del campione: mancano rispetto e coerenza

Salah ha espresso profonda delusione per la situazione. Non è accettabile stare in panchina per 90 minuti per la terza volta consecutiva, un fatto che ritiene essere accaduto per la prima volta nella sua carriera. L’egiziano ha rivendicato il rispetto che merita, sottolineando di aver fatto moltissimo per il club, specialmente nella scorsa stagione. Ha ricordato di aver segnato e fatto più assist di chiunque altro in tutta la Premier League da quando è arrivato.

Il calciatore ha concluso che è chiaro che qualcuno non lo voglia nel club e che ora si sente gettato sotto un autobus.

MOHAMED SALAH – «Non potevo credere di stare in panchina per 90 minuti. La terza volta in panchina, credo per la prima volta in carriera. Sono molto, molto deluso, a dire il vero. Ho fatto così tanto per questo club nel corso degli anni, soprattutto la scorsa stagione. Ora sono seduto in panchina e non così perché. Sembra che il club mi abbia scaricato. È così che mi sento. Credo sia chiaro che qualcuno volesse scaricarmi addosso tutta la colpa. Ho ricevuto molte promesse quest’estate e ora sono in panchina per tre partite, quindi non posso dire che le abbiano mantenute. Ho detto molte volte in passato di avere un buon rapporto con l’allenatore e all’improvviso non abbiamo più alcun rapporto. Non perché, ma mi sembra, per come la vedo io, che qualcuno non mi voglia nel club. Questo club lo sosterrà sempre. I miei figli lo sosterranno sempre. Amo così tanto il club che lo sosterrà sempre. Ho chiamato mia madre ieri – voi non sapevate se sarei titolare del partito o no, ma io lo sapevo che ho detto alla mia famiglia: Venite alla partita col Brighton. Non così se giocherò o no, ma mi godrò. Nella mia testa, mi godrò quella partita perché non so cosa succederà poi. Sarò ad Anfield per salutare i tifosi e andare alla Coppa d’Africa. Non so cosa succederà poi. Non è accettabile per me tutto questo. Non perché mi stia succedendo. Non capisco. Penso che se fosse da qualche altra parte, ogni club proteggerebbe i propri giocatori. Perché la vedo ora è come se mi avessi gettato sotto l’autobus perché ora sono io il problema della squadra. Ma non credo di esserlo. Ho fatto così tanto per questo club. Voglio il rispetto che merito. Non devo lottare ogni giorno per la mia posizione perché me la sono guadagnata. Non sono più grandi di nessuno, ma me la sono guadagnata. E il calcio. E quello che è. Nel calcio non si sa mai. Ma non accetto questa situazione. Sono stato anni in questo club, segnando più di chiunque altro. Da quando sono arrivato in Premier League, non credo che nessuno abbia segnato più gol e fatto più assist di me in tutta la Premier League».

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