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Schatzer a Tuttosport: «Io Best Italian Golden Girl 2025 misto di orgoglio e felicità, non pensavo nemmeno che il calcio potesse trasformasi in lavoro. Idoli? Ne ho tre»

Schatzer a Tuttosport: «Io Best Italian Golden Girl 2025 misto di orgoglio e felicità». Di seguito le dichiarazioni della calciatrice della juventus Women
Tuttosport ha intervistato Eva Schatzer, nuova Golden Gitrl italiane. Di seguito le parole della calciatrice della Juventus Women.
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BEST ITALIAN GOLDEN GIRL 2025 – «Un misto di orgoglio e felicità di fronte a un premio così importante: per me è anche un modo di vedere ripagati tutti i sacrifici degli ultimi anni».
DOVE É MIGLIORATA – «Nelle letture tattiche della partita e nella capacità di gestire il pallone adattando le scelte alla fase o al momento della partita stessa».
IL GOL AL BAYERN – «Sì, credo che quel gol sia stato il più emozionante e anche il più bello della mia carriera fino a ora. Segnare il primo gol in Champions contro una squadra di quel livello è stato qualcosa che da bambina probabilmente non riuscivo neanche a sognare. Peccato, però, che da quella gara non siamo riuscite a portare a casa punti».
WÄLTI – «Lia è sicuramente una delle centrocampiste più forti in Europa e mi fa molto piacere che sia arrivata alla Juventus: allenarmi con lei tutti i giorni mi permette di avere un punto di vista privilegiato, poter cogliere i dettagli che solo dal vivo si possono notare e anche di chiedere consigli. Diciamo che sto cercando di “rubare” il più possibile dalla sua esperienza».
AGYEMANG E WILLIAMSON – «Sono due giocatrici fortissime che ho incontrato quest’estate durante l’Europeo in Svizzera: di Agyemang ammiro molto la capacità di incidere ed essere decisiva anche quando ha pochi minuti a disposizione. Williamson è un simbolo del suo club, l’Arsenal, così come della Nazionale inglese, una di quelle giocatrici che riesce sempre a trascinare la squadra grazie alle sue qualità da leader».
IDOLI D’INFANZIA – «Sin da piccola Modric e Kroos, oggi mi ispiro a Bonmatí. Al di fuori del calcio, invece, ammiro molto Sinner perché è arrivato in cima al mondo con il suo lavoro quotidiano e con grande umiltà. Credo sia un ottimo esempio da seguire per qualsiasi sportivo e non».
SINNER – «Mi sembra una persona molto umile e legata alla sua famiglia e credo che in questo ci assomigliamo un po’. Ha un talento raro, ma credo che la sua forza più grande sia la mentalità: è focalizzato più sul miglioramento personale che non sui risultati immediati e nei momenti di difficoltà riesce sempre a tirare fuori il meglio di sé».
IL SOGNO DIVENTATO REALTÀ – «In realtà quando ho iniziato a giocare a calcio non potevo neanche immaginare che questa passione si sarebbe trasformata nel mio lavoro. I miei obiettivi sono sempre stati quelli innanzitutto di divertirmi, migliorarmi ed essere sempre la versione migliore di me stessa».
CHAMPIONS O MONDIALE – «Questa è una scelta davvero difficile! Sono i due tornei più importanti per una calciatrice e nella storia del calcio femminile né la Juventus, né la Nazionale sono riusciti fino a ora ad aggiudicarseli. Diciamo che mi piacerebbe far parte della squadra che riesce a vincere l’una o l’altro, ma non so scegliere».
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