Scirea Juventus, trentasei anni dalla sua scomparsa: la Vecchia Signora non dimentica, il toccante ricordo dei bianconeri – VIDEO

Scirea Juventus, trentasei anni dalla sua scomparsa: la Vecchia Signora non dimentica il suo passato, il toccante ricordo dei bianconeri stamattina

Oggi la Juventus e il mondo del calcio intero ricordano una delle sue figure più amate e indimenticabili. Gaetano Scirea, simbolo di eleganza e lealtà dentro e fuori dal campo, scompariva tragicamente il 3 settembre 1989. Trentasei anni dopo, il ricordo del capitano bianconero è ancora vivo nel cuore dei tifosi e della società, che anche quest’anno ha voluto celebrarne la memoria con un messaggio speciale.

Scirea, nato a Cernusco sul Naviglio nel 1953, è stato un difensore capace di unire classe, intelligenza tattica e una correttezza esemplare. Con la Juventus ha collezionato 552 presenze e vinto tutto, dalla Serie A alla Coppa dei Campioni, diventando uno dei giocatori più vincenti della storia del club. Ma al di là dei numeri e dei trofei, ciò che lo rese unico fu l’atteggiamento sempre composto, la capacità di guidare i compagni senza mai alzare la voce, incarnando al meglio i valori della Vecchia Signora.

Juve, l’omaggio a Scirea

In occasione dell’anniversario, la Juve ha pubblicato un toccante messaggio sui propri canali ufficiali. Parole che ricordano l’uomo prima ancora che il campione, sottolineando come il suo esempio resti ancora oggi un punto di riferimento per il club e per tutti i tifosi bianconeri.

La nota della società: «Trentasei anni fa ci lasciava Gaetano Scirea. Ogni 3 settembre trascorso da quella tragica giornata del 1989 che colse tutti di sorpresa, è diventato così un momento di ricordo doloroso e indelebile nel cuore di tutti i tifosi bianconeri.
La sua capacità di interpretare lo sport, il lavoro e la vita lo hanno portato nel corso della sua carriera a diventare un riferimento apprezzato dagli appassionati di calcio e non solo. Un uomo talmente grande da essere in grado di superare gli stretti limiti a cui spesso è confinata la figura del giocatore.
Un modello, un esempio, un capitano per tutta la famiglia juventina.
Un compagno di viaggio che ci ha lasciato troppo presto – trentasei infatti erano anche gli anni di Scirea nel momento dell’incidente che ci ha portato via un uomo straordinario e uno dei giocatori più vincenti della storia del nostro club.
Manchi a tutti noi, capitano»