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Spalletti Juve, conta il risultato. Il Corriere: «Dopo un primo tempo di rara sofferenza corregge la squadra in corsa e vince». La pagella del tecnico

Spalletti Juve, giudizio unanime sui quotidiani per l’allenatore che vince grazie alle correzioni in corsa dopo un primo tempo da brividi e fischi. La pagella
La vittoria in Champions League contro il Pafos porta in dote tre punti cruciali per la classifica, ma non basta a cancellare le ombre su una gestione della gara che ha fatto tremare l’Allianz Stadium. Il giorno dopo il match, la rassegna stampa offre un verdetto pressoché unanime sull’operato di Luciano Spalletti: tutti i principali quotidiani sportivi, dal Corriere dello Sport alla Gazzetta, concordano nell’assegnare al tecnico toscano un 6 in pagella. Una sufficienza “politica”, striminzita, che suona più come un “compitino svolto” che come una promozione piena.
SPALLETTI 6 – Non si poteva fallire e alla fine la vittoria arriva. Ma dopo un primo tempo di rara sofferenza nonostante il possesso palla, con tanti rischi e tanti fischi. Corregge la Juve in corsa e vince.
Il giudizio della critica nasce da una partita dai due volti, specchio fedele delle incertezze che ancora accompagnano questa Juventus. Il primo tempo è stato il principale capo d’accusa per l’allenatore: quarantacinque minuti di “rara sofferenza”, come sottolineato dalle analisi, dove il possesso palla sterile e la manovra lenta hanno esposto la squadra a rischi enormi e ai fischi legittimi del proprio pubblico. Aver sbagliato l’approccio e la formazione iniziale (con l’esperimento Zhegrova titolare naufragato presto) pesa sul voto finale, impedendo a Spalletti di andare oltre il minimo sindacale nonostante il 2-0.
Tuttavia, al tecnico va riconosciuto il merito fondamentale di aver saputo leggere il momento critico e correggere la Juve in corsa. L’ingresso di Conceicao e il cambio di assetto tattico nella ripresa hanno trasformato la squadra, permettendole di portare a casa una vittoria che “non si poteva fallire”. Spalletti si salva grazie alla reazione nervosa e ai cambi, ma il messaggio che arriva dai giornali è chiaro: per puntare in alto in Europa serve una guida più lucida fin dal primo minuto, senza regalare un tempo agli avversari.
