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Spalletti, mossa sbagliata: non ha alcun senso

Un mossa non gradita potrebbe creare dei problemi a Luciano Spalletti, autore di alcune scelte molto discusse
Dopo alcune stagioni complicate, la Juventus è alla ricerca di una nuova identità per tornare competitiva e lasciarsi alle spalle le difficoltà recenti, segnate da scelte tecniche altalenanti e risultati lontani dagli standard della storia bianconera. La dirigenza ha deciso di voltare pagina affidando la panchina a Luciano Spalletti, un profilo di grande esperienza a livello nazionale, già protagonista con Roma, Inter e soprattutto Napoli, con la speranza che possa riportare la Vecchia Signora ai fasti di un tempo.
Tuttavia, l’inizio della sua avventura non è stato privo di difficoltà: in Serie A la Juventus è chiamata a premere sull’acceleratore, avendo raccolto appena 9 punti nelle prime cinque giornate. Diverso invece il cammino europeo, dove la vittoria esterna di ieri sera contro il Bodo/Glimt ha permesso ai bianconeri di rialzare la testa dopo un avvio complicato in Champions League, restituendo un po’ di serenità all’ambiente.
Spalletti è consapevole delle difficoltà affrontate dalla sua squadra, ma il tecnico toscano continua comunque a essere al centro dei riflettori per le sue scelte da quando è arrivato sulla panchina bianconera. Una mossa in particolare avrebbe fatto storcere il naso a molti.
Spalletti di nuovo nel mirino: le sue scelte potrebbero costargli caro
Il suo arrivo, dopo l’esonero di Tudor, ha subito sorpreso fin dalla prima partita – la vittoria contro la Cremonese – ma soprattutto per le decisioni tattiche e di formazione. Sorprendente è stato, ad esempio, l’impiego di Koopmeiners come braccetto della difesa a tre, nonostante negli ultimi anni l’olandese sia stato utilizzato quasi esclusivamente come centrocampista. Una scelta che però non è totalmente nuova per lui, avendo ricoperto quel ruolo ai tempi dell’AZ Alkmaar. Un’altra novità ha riguardato McKennie, schierato trequartista nonostante il suo ruolo naturale sia quello di centrocampista.

Tutte scelte che hanno dato un nuovo assetto tattico alla Juventus, ma che inevitabilmente sollevano interrogativi, soprattutto alla luce del mancato impiego di altri giocatori. In estate la società aveva cercato di dare a Tudor più alternative, in particolare nel reparto offensivo, e tra i nuovi innesti c’era il kosovaro Edon Zhegrova, diventato negli ultimi mesi un vero e proprio caso per lo scarso minutaggio.
Il classe 1999 ha infatti collezionato solo cinque presenze tra Serie A e Champions League, con un impiego ridotto e mai per 90 minuti. Una situazione dovuta in parte alla condizione fisica non ancora ottimale, ma che appare comunque preoccupante, soprattutto se Spalletti continua a sperimentare giocatori fuori ruolo mentre altri trovano pochissimo spazio.
