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Spalletti nel mirino, scelta inspiegabile: lo ha fatto fuori

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Si spostano gli equilibri in casa Juventus: l’entrata di Spalletti ha cambiato tutto e presto un innesto bianconero potrebbe lasciare Torino

Dopo un avvio burrascoso di stagione, con pochi picchi e tante uscite a vuoto, a Torino sponda bianconera la scelta è stata quella di esonerare il tecnico Igor Tudor e di affidare la panchina ad un top come Luciano Spalletti. Arrivato nella primavera del 2025, Tudor era riuscito, non senza difficoltà, a riconfermare la Juventus nelle prime quattro del campionato, guadagnando così la qualificazione alla Champions League.

In estate il club avrebbe voluto cambiare guida tecnica, ma la scelta di Conte di rimanere al Napoli e la mossa della Roma di accaparrarsi prima di tutti la guida di Gasperini, ha costretto la Vecchia Signora a tornare sui suoi passi confermando Tudor, complice anche il Mondiale per Club che stava per iniziare.

Una stagione, questa, nata quindi non sotto i migliori auspici, con un tecnico confermato per mancanza di alternative e un mercato tardivo, che ha portato pedine che mal si sposavano con il gioco del croato. Oggi con il subentro di Spalletti alcune dinamiche all’interno dello spogliatoio potrebbero cambiare radicalmente, come il futuro di alcuni innesti.

Juve, il bianconero fuori dai piani di Spalletti: addio anticipato dell’innesto

In estate infatti sono arrivati Joao Mario, terzino del Porto, giunto a Torino in uno scambio con Alberto Costa, e Jonathan David, svincolatosi dal Lille. Sul finire del calciomercato Comolli ha però riservato i colpi sulla carta migliori, accaparrandosi le prestazioni di Openda e Zhegrova.

Zhegrova
Juve, il bianconero fuori dai piani di Spalletti: addio anticipato dell’innesto (Foto Instagram) – Juventusnews24.com

I due non sono mai però entrati in sintonia con il mister e con il suo sistema di gioco, specialmente il secondo, che nel 3-4-2-1 del tecnico, faticava a trovare una collocazione tattica precisa. Il calciatore ex Lille ha infatti raccolto solamente trentasei minuti in campo con il croato, senza mai riuscire a lasciare il segno, complice anche il ritardo di condizione con il quale arrivava a Torino.

Con il cambio in panchina tuttavia, la musica non sembra essere cambiata. Il kosovaro ha infatti visto il campo solo per quarantatré minuti complessivi, tra Champions e campionato con Spalletti.

Adesso anche i tifosi cominciano a chiedersi se il suo acquisto abbia avuto un senso, accusando anche Spalletti di non valorizzare i giocatori di classe come lui o Conceição, critica mossagli anche ai tempi della Nazionale.

Le prossime partite saranno decisive per comprendere se la scelta di Comolli sia stata vincente o solamente un bluff, calcolando anche l’esborso del club per acquistarlo, circa quindici milioni e mezzo di euro, sembra nell’interesse di tutti che il ragazzo riesca a dimostrare tutto il suo talento.

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