Hanno Detto
Spalletti a Sky pre Bodo Glimt Juve: «Ho detto ai calciatori che sarà più dura di ciò che pensano. Stravolgere tutto mi sembra prematuro ma domani cambierò qualcosa altrimenti…»

Spalletti a Sky pre Bodo Glimt Juve: le sue dichiarazioni alla vigilia del quinto match di Champions League 2025/26
Archiviare i 4 pareggi consecutivi e cercare la prima vittoria europea. La Juve si affaccia alla trasferta norvegese col Bodo/Glimt con l’obiettivo di centrare i primi 3 punti in Champions League dopo i tre pareggi e una sconfitta fin qui nel cammino bianconero.
Nel giorno di vigilia, Luciano Spalletti è intervenuto a Sky per presentare il match. Ecco le sue parole. LA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI ALLA VIGILIA DI BODO GLIMT JUVE
PARTITA DURA – «Sì è una partita durissima. Stamattina scherzando coi calciatori ho detto che è più dura di quello che pensate. Su questi campi ho avuto la possibilità e il piacere di chi è abituato al freddo di queste temperature ed è diverso respirare questa aria così fredda, tagliata, che ti batte negli occhi. A seconda del vento non riesci neanche a tenerli aperti…Ma questo è ciò che ci mette davanti la nostra vita, la nostra professione e dobbiamo saperci adattare».
ASPETTARSI QUALCOSA DI DIVERSO – «Il fatto di stravolgere tutto mi sembra prematuro. Vero che non abbiamo fatto bene ma neanche male. Siamo su quella via di mezzo che, riuscendo a metterci altre cose che fan parte della nostra possibilità, si può alzare il livello della qualità. Per quello che li ho visti io e il calcio giocato, ci sono le qualità ma bisogna saperle riconoscere e alzare la qualità individuale».
DAVID E OPENDA – «Loro son perfetti, han voglia di far vedere le loro qualità. Domani qualcosa cambierò perché se no si rischia di non avere fiducia e poi fare analisi in maniera corretta».
ROSA ADATTA A LUI – «Sì, non ci riuscirà mai a farmi parlare male dei miei calciatori… Bisogna essere più liberi, in campo non c’è più rigidità di ruoli. Diventa un po’ di sorpresa dell’avversario. Loro portano le mezzali a giocare dalla stessa parte, dalla parte opposta sale il terzino. C’è continua rotazione di ruoli e continua ricerca di trovare una posizione che non ti aspetti neanche e poi sembrano anche di più in campo. Hanno un vantaggio, che ho vissuto in Russia: loro sono abituati a buttarla giù, a te sembra di correre meno e di essere in affanno».
