Stramaccioni: «Di Maria come Messi, la Juventus ne è dipendente»
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Stramaccioni: «Di Maria come Messi, la Juventus ne è dipendente»

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Stramaccioni: «Di Maria come Messi, la Juventus ne è dipendente». Le parole dell’ex tecnico dell’Inter

Andrea Stramaccioni ha parlato su Tuttosport alla vigilia del match tra Inter e Juventus.

JUVE IN EUROPA LEAGUE – «Meno brillante rispetto alla gara di andata dove aveva stradominato il Friburgo. Giovedì ha fatto un buonissimo primo tempo in cui è stata solida, anche se qualcosa ha rischiato, e brava a pungere; mentre nel secondo si è rilassata e poteva fare certamente meglio con l’uomo in più».

GOL VLAHOVIC – «Importantissimo, come provano il suo urlo liberatorio e l’abbraccio di tutta la panchina».

CHI PIU’ STANCO TRA INTER E JUVE – «Nessuno perché le vittorie tengono il morale alto, perché sono due squadre che conoscono l’importanza di questa partita che è diversa da tutte le altre. E poi perché si affrontano le squadre migliori alle spalle del Napoli, almeno stante a quello che ha espresso il campo».

INTER-JUVE – «In questa partita vedo due temi preponderanti. Da una parte c’è un’Inter che, a prescindere da chi giochi, sta cercando di far tornare a essere decisiva la coppia d’attacco dove i due là davanti non stanno più facendo la differenza. D’altra parte c’è una Juve che è sempre più Di Maria dipendente: la Juve con Di Maria e la Juve senza Di Maria sono due squadre dal livello di imprevedibilità diverso. Il Fideo è un leader, un giocatore in grado di far cambiare la performance dell’intera squadra grazie alle sue qualità. Non a caso l’unica gara che la Juve ha perso negli ultimi tempi è quella contro la Roma dove per un tempo e mezzo Mourinho è riuscito a ingabbiarlo. Questo è il termometro che dimostra quanto sia fondamentale Di Maria per la Juve: la sua presenza è un fattore, nessuno ha un giocatore così decisivo e questo grazie al Mondiale da cui è tornato con una leadership che lo fa stare alla Juventus come Messi stava all’Argentina a Doha».

GIOVANI JUVE – «Erano dieci anni che i giovani non avevano così tanto spazio. Giocoforza, d’accordo, ma oggi la Juve si ritrova dei prodotti finiti come Fagioli, che è ormai una realtà per il calcio italiano. E il discorso vale pure per Miretti e anche per Kean: qualcuno dimentica che è ancora un ragazzo di 23 anni e ha molto futuro davanti».

PRONOSTICO – «Credo sarà una partita molto tattica, con l’iniziativa in mano all’Inter e ritengo che il pareggio sia il risultato più probabile. E non lo dico per rimanere neutrale, ma perché sono due squadre che fanno della solidità la loro forza: l’Inter in casa, la Juventus ovunque. Questo anche se ritengo che l’Inter abbia più necessità di vincere rispetto alla Juve per dare un forte segnale davanti ai propri tifosi. E questo io so bene cosa voglia dire…».

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