Tether Juve: cosa cambia dopo il nuovo aumento di capitale
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Tether Juve: cosa cambia dopo il nuovo aumento di capitale del club bianconero. Ultimissimi aggiornamenti

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Tether Juve: che cosa è cambiato dopo il nuovo aumento di capitale del club bianconero. Gli aggiornamenti su quanto successo

L’operazione di rafforzamento patrimoniale è giunta al termine con successo, rispettando le tabelle di marcia. La Juve ha comunicato ufficialmente questa mattina la chiusura del collocamento relativo al nuovo aumento di capitale. La manovra, che era stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione riunitosi dopo l’Assemblea degli Azionisti dello scorso 7 novembre, ha raggiunto l’obiettivo prefissato: l’intera somma di 97,8 milioni di euro è stata sottoscritta integralmente.

Nuova liquidità, stessi protagonisti

Questa iniezione di risorse fresche, fondamentale per sostenere il piano di risanamento e sviluppo guidato dal nuovo Amministratore Delegato Damien Comolli, ha visto la partecipazione attiva e convinta dei due soci di riferimento. Sia Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che detiene il controllo, sia Tether, il colosso globale delle stablecoin, hanno risposto presente sottoscrivendo le quote di loro competenza.

Di conseguenza, entrambi i giganti finanziari hanno ricevuto nuove azioni ordinarie della società, che saranno quotate sul mercato Euronext Milan a partire dalla data di emissione, allineandosi al valore attuale del titolo.

Cosa cambia nella mappa del potere?

La domanda che molti analisti e tifosi si ponevano riguardava gli equilibri politici interni alla Continassa. Con l’ingresso storico di un rappresentante di Tether (Francesco Garino) nel CdA, ci si chiedeva se questa manovra finanziaria avrebbe spostato l’asse del potere o modificato il peso specifico dei soci. La risposta è negativa. Poiché la sottoscrizione è avvenuta in maniera proporzionale alle quote già possedute, la “geografia” della proprietà resta immutata.

Status quo confermato

Nonostante l’esborso economico, Tether non incrementa la propria influenza decisionale: la sua partecipazione nel capitale sociale del club rimane fissa all’11,5%. Allo stesso modo, Exor mantiene saldamente il timone di comando, conservando la maggioranza assoluta con il 65,4% delle quote. I rapporti di forza, dunque, non mutano: la società si è assicurata i fondi necessari per garantire stabilità al progetto sportivo affidato a Luciano Spalletti, senza alterare la gerarchia societaria.

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