Tether Juve, non è finita qui: nonostante il no di Elkann...
Connect with us

News

Tether Juve, non è finita qui: nonostante il no di Elkann alla cessione le parti si sono date appuntamento per capire come collaborare. Le ultimissime

Avatar di Redazione JuventusNews24

Published

on

Tether Juve, Exor dice no alla cessione ma resta l’ipotesi di una collaborazione strategica con Ardoino per rilanciare il club grazie al legame nel CdA

Il polverone sollevato dalla clamorosa offerta d’acquisto presentata da Tether si sta lentamente depositando, lasciando intravedere con nitidezza i contorni della realtà. Se da un lato la posizione di Exor e della famiglia Agnelli-Elkann appare irremovibile sul fronte della proprietà, dall’altro si aprono spiragli interessanti per un futuro condiviso sotto una veste diversa. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, per quanto riguarda l’acquisizione del pacchetto di maggioranza non c’è nessuna speranza di accettazione. Il “no” che verrà formalizzato lunedì chiuderà definitivamente il capitolo della vendita: la Juventus non cambia padrone e il controllo resta saldamente a Torino.

Tuttavia, chiudere la porta alla cessione non significa necessariamente sbatterla in faccia al secondo azionista del club. Il quotidiano torinese sottolinea un aspetto cruciale che potrebbe trasformare questa mancata scalata in un’opportunità d’oro: potrebbe riprendere il dialogo con la Juve avviato a settembre. I contatti tra le parti non sono nati con l’offerta vincolante di questi giorni, ma hanno radici nei mesi scorsi, quando si era iniziato a discutere per capire come e in che modo mettere a punto una proficua collaborazione. Quello scenario, momentaneamente congelato dall’accelerazione di Ardoino per l’acquisto, potrebbe ora tornare di prepotente attualità.

La logica è semplice e fa leva sulle stesse parole del CEO di Tether. Se è vero che Ardoino tiene alla Juve e che il suo obiettivo primario è quello di “farla tornare grande”, come recita il suo slogan e come dichiarato nella lettera d’intenti, questo risultato può essere perseguito anche senza possedere il 100% delle quote. Un supporto finanziario massiccio, sotto forma di sponsorizzazioni, partnership tecnologiche o investimenti mirati (magari sulle infrastrutture o sul brand), sarebbe comunque un modo per incidere sulla storia bianconera e garantirsi un ritorno d’immagine globale.

A sostegno di questa tesi c’è un “cavallo di Troia” – in senso positivo – già presente nella stanza dei bottoni bianconera. Non va dimenticato, infatti, che a novembre è entrato un suo uomo nel CdA, ovvero Francesco Garino. La presenza di una figura di fiducia di Tether all’interno del Consiglio di Amministrazione certifica che i rapporti sono già strutturati e che le possibilità di collaborare restano aperte. Garino potrebbe essere il diplomatico perfetto per ricucire lo strappo causato dall’offerta ostile e trasformare i miliardi di Tether da “minaccia” per la proprietà a “benzina” per il motore della Juventus. In sintesi, la situazione è cristallina: chiusa è solo la possibilità di vendita della Juventus, ma il capitolo della partnership strategica è tutto da scrivere.

Copyright 2025 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.