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Tether Juventus: dal valore della singola azione alla valutazione dell’azienda, passando per il rinforzo economico per i futuri investimenti. Tutte le cifre

Tether Juventus, l’analisi della proposta inviata: valutazione aziendale di 1,4 miliardi debiti inclusi ma la cifra è ritenuta inferiore al valore reale
L’offerta vincolante presentata da Tether per l’acquisizione della Juventus non è solo una generica dichiarazione d’intenti, ma un castello di numeri precisi inviato ufficialmente tramite PEC direttamente sui tavoli di Exor. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato nel dettaglio l’architettura economica di questa operazione, sviscerando la valutazione finanziaria che il colosso delle stablecoin ha attribuito alla società bianconera. Il punto di partenza focale è il prezzo fissato per la singola azione: 2,66 euro. Moltiplicando questa cifra per il 65,4% del capitale attualmente nelle mani della controllante degli Agnelli, l’assegno che Ardoino è pronto a staccare immediatamente per rilevare la maggioranza ammonta a circa 725 milioni di euro.
Proiettando questo valore unitario sulla totalità delle quote esistenti, si ottiene un Equity Value (ovvero il valore del 100% del capitale azionario del club) pari a 1,1 miliardi di euro. Tuttavia, per comprendere la reale valutazione complessiva dell’azienda (Enterprise Value) secondo i parametri di Tether, bisogna sommare a questa cifra anche l’indebitamento finanziario netto. Calcolando i 300 milioni di debiti che gravano sul bilancio, la valutazione aziendale totale tocca quota 1,4 miliardi di euro. A questo pacchetto finanziario, come noto, va aggiunto l’impegno formale a stanziare un miliardo per rafforzare la società attraverso futuri investimenti, una dote mostruosa pensata per sedurre la piazza e rilanciare la squadra.
Eppure, nonostante la grandezza apparente di questi numeri, i conti non tornano per la proprietà attuale. Secondo l’analisi della rosea, infatti, queste sono sì cifre importanti ma inferiori al valore attuale del brand, delle strutture e degli asset bianconeri. Le stime reali di mercato indicano che la società bianconera varrebbe oggi tra 1,8 e 2 miliardi di euro. C’è dunque una discrepanza sostanziale tra l’offerta (ferma a 1,4 miliardi di valutazione complessiva) e il potenziale reale (fino a 2 miliardi), un gap economico di centinaia di milioni che, unito alle motivazioni affettive di John Elkann, rende la proposta inadeguata.
