Trevisani: «Per me la Juve oggi avrebbe bisogno di questo»
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Trevisani centra il problema: «Per me la Juve oggi avrebbe bisogno di questo». La sua analisi dopo il deludente pareggio contro il Milan

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Trevisani boccia lo spettacolo di Juve-Milan, criticando il modulo di Tudor e suggerendo il 4-3-3 o il 4-3-2-1 come soluzione ai problemi strutturali

Il pareggio per 0-0 tra Juventus e Milan non ha convinto gli addetti ai lavori, e Riccardo Trevisani, intervenuto a Sportmediaset, ha espresso un giudizio severo sulla prestazione delle due squadre. L’opinionista ha sottolineato come la partita non abbia rispecchiato le aspettative basate sul momento delle due formazioni e ha espresso le sue perplessità sull’assetto tattico della Vecchia Signora.

Trevisani ha commentato l’andamento della gara, in particolare la delusione per la mancanza di ritmo iniziale e la reazione rossonera.

JUVE-MILAN – «Milan e Juventus non sono partite come arrivavano a questa partita. La Juve aveva la voglia di dimenticare i pareggi. Il Milan da un sacco di partite positive, è cominciata la gara e ci stava addormentando. Poi nel secondo tempo il Milan ha trovato la profondità e ha fatto più della Juve».

L’analisi evidenzia che, sebbene la Juventus volesse riscattarsi, è stato il Milan a crescere, trovando la profondità e dimostrando di aver fatto di più nell’economia del match.

La critica più incisiva di Trevisani è stata però rivolta alle scelte tattiche di Igor Tudor, che per l’opinionista non sono adatte al materiale umano a disposizione. Il focus si è spostato sulla confusione in attacco e sulla posizione di alcuni giocatori.

MODULO – «Io non so cosa sia peggio nella Juventus tra l’attacco, Kalulu come quinto… È una squadra che potrebbe giocare con un altro sistema di gioco 4-3-3 o 4-3-2-1».

L’impiego di Pierre Kalulu come quinto di centrocampo è chiaramente ritenuto inefficace, spingendo Trevisani a suggerire un cambio di sistema che sfrutterebbe meglio le caratteristiche dei giocatori.

Riguardo a Jonathan David, l’attaccante canadese, Trevisani ne ha difeso le qualità, ma ha condizionato il suo rendimento alla corretta impostazione della manovra offensiva.

DAVID – «David? È un centravanti d’area di rigore, se portate la palla in area di rigore lui farà delle cose utili».

Il messaggio per la Vecchia Signora è chiaro: il problema non è l’attaccante in sé, ma la capacità della squadra di servirlo nel modo giusto, cosa che un modulo come il 4-3-3 o il 4-3-2-1 potrebbe facilitare.

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