Hanno Detto
Tudor come vive i giudizi su di sé? Risposta netta in conferenza sulle critiche e il confronto con gli altri allenatori… Ecco cosa ha dichiarato

Tudor, nella conferenza stampa pre Verona, ha parlato così delle critiche e dei giudizi nei suoi confronti. Ecco come le vive
Un uomo solo al comando, impermeabile alle critiche e concentrato solo sul campo. Igor Tudor svela la sua filosofia, un approccio zen per gestire la pressione di una delle panchine più prestigiose e difficili del mondo. Il tecnico della Juventus non si cura dei giudizi esterni, delle opinioni che cambiano “velocemente”, ma guarda solo alla sua squadra, un “organismo vivo” da coltivare ogni giorno.
LA CONFERENZA STAMPA DI TUDOR ALLA VIGILIA DI VERONA JUVE
“I giudizi su di me non mi interessano”
«Di me abbiamo parlato l’anno scorso, non c’è importanza nei giudizi su di me. Lascio agli altri, è inutile». Così Tudor ha liquidato il tema dei giudizi personali. La sua ricetta è semplice: «Quando non alleno leggo i giornali, quando alleno non lo faccio». Un modo per isolarsi, per non farsi condizionare dal rumore di fondo di un mondo, quello del calcio, in cui le opinioni sono spesso estreme.
“C’è sempre esagerazione”
L’analisi del tecnico croato sulla comunicazione moderna è lucida. «Nell’era dell’informazione c’è voglia di essere bianco o nero, scarso o no. C’è sempre esagerazione». Un calcio “meteorologico”, dove non c’è mai equilibrio, ma si passa dalle «nuvole al caldo pazzesco». Un sistema che, secondo il tecnico della Signora, «va accettato».
Le sue parole sono un manifesto di pragmatismo e di forza mentale. In un ambiente come quello bianconero, dove ogni partita è un esame e ogni scelta viene passata al setaccio, la capacità di Tudor di estraniarsi è una qualità fondamentale. La Vecchia Signora è guidata da un uomo che bada alla sostanza, non all’apparenza. Un allenatore che non si lascia scalfire dalle critiche, con un unico, grande obiettivo in testa: il bene della Juve.
COME SI SENTE NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI – «Di me abbiamo parlato l’anno scorso, non c’è importanza nei giudizi su di me. Lascio agli altri, è inutile. Mi piace vedere com’è la mia squadra, i paragoni con gli altri non servono. Quando non alleno leggo i giornali, quando alleno non lo faccio. Vedo veramente un po’ di tutto. Quando si criticano i migliori in assoluto allora dico va bene tutto… Devi vivere tranquillo questa vita qua, poi si cambiano veloce le opinioni. Non solo nello sport, nell’era dell’informazione c’è voglia di essere bianco o nero, scarso o no. C’è sempre esagerazione. Non abbiamo mai visto il meteo tutto tranquillo, o ci sono le nuvole o caldo pazzesco. Il calcio è così, va accettato».
