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Ultras arrestati, Ambra (capo DIGOS Torino): «La Juve ha collaborato con noi»
Ultras arrestati: Carlo Ambra, il capo della DIGOS di Torino, ha rilasciato un’intervista commentando gli episodi
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Carlo Ambra, il Capo della DIGOS di Torino. Di seguito riportate le sue dichiarazioni legate agli arresti dei 12 capi ultrà della Juve.
INDAGINE – «È stata molto complessa. Ci sono state 225000 telefonate intercettate, tantissime video riprese. Non saranno più autorizzati vessilli di questi gruppi nelle curve, abbiamo colpito la parte dirigenziale delle frange ultrà juventine. La Juve ha collaborato con noi e ci ha aiutato per raggiungere questo risultato».
EPISODI – «Abbiamo dimostrato come i capi limitassero le zone dello stadio a favore degli ultrà, i tifosi venivano quindi allontanati. In curva interrompevano il silenzio imponendo a tutti di intonare cori discriminatori contro la società, affinché quest’ultima fosse multata. Tutti gli atti sono stati documentati».
DENUNCIA – «Ci sono alcune condotte per cui non è ipotizzabile la misura cautelare, non tutti i reati sono perseguibili. Avevano due tipologie di acquisizione dei biglietti: addirittura 300 venivano proprio sottratti alla società. Ad un certo punto la Juventus ha denunciato queste azioni, la società ha subito delle ritorsioni gravi».