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Vendita Juve: Tether non molla e pensa al rilancio ma secondo Exor…Emerge questo risvolto sulla valutazione! Cosa succede

Vendita Juve: Tether pensa ad una nuova offerta ma secondo Exor…Ecco il risvolto sulla valutazione del club bianconero
La partita per il controllo della Juventus si sposta dal campo alle stanze della finanza. Nonostante il fine settimana abbia portato in dote la chiusura netta da parte della proprietà, la partita sembra tutt’altro che conclusa. Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha ribadito con fermezza la propria linea: nessuna cessione di azioni, né a Tether né ad altri soggetti.
Il Consiglio di Amministrazione ha formalizzato il rifiuto all’unanimità nella riunione di sabato, una posizione blindata pubblicamente anche da John Elkann. L’Amministratore Delegato di Exor ha eretto un muro a difesa del club, sottolineando l’incedibilità della società.
Il retroscena: l’assedio ai piccoli azionisti
Tuttavia, secondo quanto rivelato da MF-Milano Finanza, il colosso delle stablecoin non avrebbe intenzione di alzare bandiera bianca. Le indiscrezioni suggeriscono che il gruppo guidato da Paolo Ardoino (CEO di Tether) stia valutando un rilancio. La strategia alternativa sarebbe quella di avviare manovre per “coagulare” attorno a sé i piccoli soci e gli investitori di minoranza, cercando di creare una pressione interna sulla holding di controllo.
I conti non tornano: perché la Juve vale 2 miliardi
Dietro il “no” di Exor non c’è solo il legame affettivo, ma una precisa valutazione economica. Secondo quanto filtra dagli ambienti finanziari, la holding valuta la Juventus circa 2 miliardi di euro, una cifra decisamente superiore a quella offerta da Tether (circa 1,1 miliardi). Il benchmark di riferimento è l’Atlético Madrid, recentemente valutato circa 2,5 miliardi nell’operazione con il fondo Apollo. Sebbene le rose abbiano valori diversi, la Juventus vanta asset strutturali unici: l’Allianz Stadium e il centro sportivo della Continassa hanno, da soli, una stima compresa tra i 450 e i 600 milioni di euro.
A questo patrimonio immobiliare si aggiunge l’asset intangibile più prezioso: la fanbase. Con 7,8 milioni di tifosi in Italia e una stima di 560 milioni a livello globale, il brand Juventus possiede un potenziale commerciale che Exor non intende svendere.
