Hanno Detto
Vendita Juventus, cosa disse Zoff sulla possibile cessione del club! Risuonano forti oggi quelle dichiarazioni dell’ex portiere

Vendita Juventus, cosa disse Dino Zoff a riguardo della possibile cessione del club! Le dichiarazioni dell’ex portiere e leggenda bianconera
Mentre il dibattito sul futuro societario della Juventus continua a tenere banco, tra le l’offerta di Tether e il rifiuto di Exor con le parole di John Elkann, c’è un pensiero che torna a risuonare con la forza di una sentenza morale. È quello di Dino Zoff, un uomo che incarna la sobrietà e la grandezza della storia bianconera.
L’ex portiere e allenatore friulano, Campione del Mondo nel 1982 e monumento del calcio italiano, aveva già espresso in passato una posizione netta, quasi filosofica, riguardo l’ipotesi di un cambio di proprietà. Parole che oggi, nel dicembre 2025, appaiono più che mai profetiche e allineate con la volontà di resistenza mostrata da Exor.
“Un’istituzione del Paese”: il legame indissolubile
Zoff, uomo di poche parole ma di concetti pesanti come pietre, aveva definito senza mezzi termini lo scenario di una vendita. “La vendita della Juventus da parte della famiglia Agnelli sarebbe tragica“, aveva dichiarato il Capitano, sottolineando come il rapporto tra la dinastia torinese e il club vada ben oltre il semplice possesso azionario. “Loro rappresentano un’istituzione del Paese. Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus“.
Per Zoff, che ha difeso i pali della Vecchia Signora per undici stagioni vincendo tutto, spezzare questo legame secolare significherebbe cancellare l’identità stessa della società, trasformandola in una delle tante aziende interscambiabili del calcio globale.
Contro la logica del puro business
Il pensiero di “SuperDino” si poneva in netto contrasto con le logiche della finanza moderna, dove tutto ha un prezzo. “Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso“, aveva aggiunto con amarezza nel 2023. “Per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo. Vendere anche la Juventus sarebbe troppo“.
Oggi, quelle dichiarazioni suonano come un monito. La scelta di Elkann di rifiutare offerte miliardarie e di ribadire che “la storia non è in vendita” sembra rispondere proprio a quell’appello silenzioso lanciato da chi, come Zoff, crede che certi valori non possano essere quotati in Borsa. La Juventus, per i suoi miti, deve restare dov’è sempre stata: a casa Agnelli.
Ultime Notizie Serie A: tutte le novità del giorno sul massimo campionato italiano
