Hanno Detto
Vieri svela: «Presto per parlare di Juve da Scudetto. David e Openda? Chi viene dall’estero fa più fatica». Poi ‘annuncia’ il colpo di mercato

Vieri, ex attaccante della Juventus, ha analizzato il momento dei bianconeri attraverso queste parole. Le sue dichiarazioni sulla squadra di Spalletti
Christian Vieri ha parlato a La Gazzetta dello Sport del momento della Juventus, attesa oggi dall’ultimo appuntamento del 2025 contro il Pisa alle 20.45. Le sue parole.
IL NAPOLI DI CONTE «Resta che il Napoli è ancora… il Napoli. Quello tosto e forte di Conte, che vuole il bis scudetto. Ha dimostrato di essere una grande squadra nella finale a Riad: è finita 2-0, ma potevano essere 4 o 5. È stato come un avvertimento per il campionato. Antonio non si è “ripreso” la squadra, in realtà non l’aveva mai persa: ha avuto sempre il controllo di tutto, anche nelle difficoltà. Il Napoli ha perso delle partite, anche malamente, ma è normale, soprattutto se fai la Champions. Nei momenti più duri non serviva alzare i toni, inutile andare in tv a lamentarsi: Conte è un campione della panchina e, se ci sono problemi, deve semplicemente risolverli. Così ha fatto, è stato bravissimo, ha corretto ciò che non andava e ora ha un titolo in più. È stato furbo a mischiare un po’ le carte, ma non perdere mai è impossibile».
LA JUVENTUS DA SCUDETTO «Ma due settimane fa non era tutto nero e negativo? E adesso, dopo qualche vittoria, è tutto bello e positivo? Basterebbe solo mantenere un po’ di equilibrio. Penso sia presto per parlare di una Juve da scudetto: qualcosa di nuovo si inizia a vedere, ma l’effetto Spalletti lo valuteremo davvero tra 2 o 3 mesi».
FRATTESI ALLA JUVE «Frattesi starebbe bene in tutte le squadre d’Europa e non solo di Italia. Non ne trovi in giro di mezzali di questo tipo, capaci di inserirsi con quella forza dentro l’area di rigore».
I NUOVI ATTACCANTI BIANCONERI «Chi viene dall’estero fa sempre fatica, perché mai questa legge non dovrebbe valere per David e Openda? In Italia il gioco è più tattico, più chiuso, serve tempo e ambientamento. È dura all’inizio perché magari giochi mezz’ora, poi per due settimane non vedi il campo, poi fai un tempo. Adesso avranno più spazio entrambi e vedremo: quei due i gol li hanno sempre fatti. Poi la Juve ha Yildiz che crea: è diverso, speciale, nell’uno contro uno ti ammazza».
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