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Vlahovic, la previsione di Gazzetta: salta almeno 20 partite con la Juventus. Non tornerà prima di…
Vlahovic, la previsione di Gazzetta: salta almeno 20 partite con la Juventus. Non tornerà prima di… I tempi di recupero di Dusan
La stagione di Dušan Vlahović si ferma e lo stop assume una dimensione ancora più ingombrante di quanto avessero già previsto le stime più pessimistiche: l’attaccante serbo non tornerà prima di marzo. Il verdetto che esce dalla risonanza magnetica è un pugno nello stomaco per la Juventus, per il suo allenatore Spalletti, per i compagni e per il popolo bianconero.
La diagnosi: lesione di alto grado e il momento dello stop
Il bollettino medico ha rivelato una diagnosi gravissima: «…lesione di alto grado della giunzione muscolo – tendinea dell’adduttore lungo di sinistra…». A preoccupare è il passaggio sulla gradazione della lesione muscolare.
Il minuto trenta del pomeriggio della sfida contro il Cagliari passerà alle cronache come l’attimo sfuggente per un giocatore che prova il colpo ad effetto e si ritrova con la gamba lontana dal pallone e in lacrime. Vlahović era subito consapevole: Dusan passa davanti alla panchina, sussurra a Spalletti «mi sono fatto molto male…» e sprofonda negli spogliatoi con la testa piena di cattivi pensieri.
Intervento chirurgico più che probabile
In attesa del prossimo consulto, l’ipotesi di ricorrere all’intervento chirurgico è più che probabile. Nuovi esami ed accertamenti sono già scritti nell’agenda del centravanti serbo. Ricorrere all’intervento è una strada percorribile e percorsa da molti colleghi contro cui si è accanita la cattiva sorte, dato che l’interessamento del tendine ha accantonato la terapia conservativa.
Vlahović se ne è andato dal JMedical con un sorriso solo accennato, ma conscio del peso della sua assenza. Dalla sua agenda personale scompaiono non meno di venti partite tra campionato, Coppa Italia e Champions League. La Juventus perde quello che era diventato, di nuovo, il suo punto di riferimento là davanti.
Spalletti ha mostrato il suo affetto: «L ’ho abbracciato, ma avevo capito a cosa potesse andare incontro. L ’ho abbracciato forte, tornerà più forte di prima…», ha sottolineato il tecnico.
