Hanno Detto
Vlahovic manda un messaggio ai tifosi e alla Juve dopo l’infortunio: «Ci vediamo presto». Il serbo pensa già al ritorno in campo – FOTO

Vlahovic, attaccante della Juve, ha scritto questo messaggio dopo l’infortunio. «Ci vediamo presto» il suo avviso ai tifosi
Il silenzio è stato rotto, la sfida al tempo è lanciata. Dopo la diagnosi che ha gelato il sangue ai tifosi della Juventus, Dusan Vlahovic è tornato a farsi sentire. L’attaccante serbo, costretto ai box per un grave infortunio muscolare, ha affidato al suo profilo Instagram un messaggio breve ma carico di significato, pensato per rassicurare l’ambiente e caricare sé stesso in vista del lungo percorso di riabilitazione che lo attende.
La promessa ai tifosi: “Ci vediamo presto”
Nessuna polemica, nessun lamento per la sfortuna. Il numero 9 bianconero ha pubblicato una foto che lo ritrae in maglia bianconera, accompagnata da una didascalia di tre sole parole: «Ci vediamo presto».
Una promessa, quasi una minaccia sportiva al destino avverso. Per Vlahovic è il modo per dire che non ha intenzione di arrendersi. Nonostante la diagnosi parli di una lesione di alto grado al tendine dell’adduttore e di uno stop previsto di circa 3 mesi (con possibile operazione), la mentalità del bomber resta quella del combattente.
La squadra risponde sul campo, lui sui social
Il post è arrivato quasi in contemporanea con la vittoria della squadra in Coppa Italia contro l’Udinese (2-0). Mentre i suoi sostituti, Jonathan David e Loïs Openda facevano il loro dovere sul campo per non farlo rimpiangere, Vlahović ha voluto far sentire la sua presenza virtuale.
L’attesa di Spalletti
Il messaggio è stato accolto con una pioggia di like e commenti di supporto da parte dei compagni e dei tifosi. Anche Luciano Spalletti aspetta con ansia il suo ritorno. La strada è lunga e in salita, ma quel “presto” scritto sui social è il primo passo verso il rientro. La Juve dovrà imparare a vincere senza di lui, ma sa che il suo leader sta già contando i giorni per tornare a ruggire allo Stadium.
