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Yildiz Juve, l’esperimento da “falso nueve” da rivedere: nel primo tempo Kenan troppo ingabbiato poi… L’analisi sulla partita del turco

Yildiz Juve, la Gazzetta analizza la prova del turco: fatica da riferimento centrale, ma con l’ingresso di David si accende e segna, è l’unico a provarci
La sconfitta per 2-1 incassata al ‘Maradona’ contro il Napoli ha lasciato strascichi pesanti in casa Juventus, interrompendo la striscia positiva e allontanando la vetta della classifica. In una serata definita “buia” per la prestazione collettiva della squadra di Luciano Spalletti, c’è però un singolo elemento che si salva dal naufragio generale, confermandosi l’anima tecnica della Vecchia Signora. Secondo l’analisi de La Gazzetta dello Sport, Kenan Yildiz è stato l’unica luce in mezzo al campo, l’ultimo ad arrendersi e l’unico capace di riaccendere le speranze, seppur momentaneamente, con il gol del pareggio.
L’analisi del quotidiano si sofferma però sulla gestione tattica del numero 10, evidenziando le difficoltà incontrate nel primo tempo. Schierato da Spalletti nell’inedito ruolo di falso nove per sopperire all’assenza di Dusan Vlahovic, il turco ha pagato dazio alla fisicità dei difensori partenopei. Yildiz fatica a trovare la giusta posizione giocando spalle alla porta o imbottigliato nel traffico centrale, finendo spesso per essere isolato. Nonostante il disagio tattico, la sua qualità è emersa per necessità: nel primo tempo è stato l’unico di fatto a provarci, cercando la conclusione verso la porta di Milinkovic-Savic quando i compagni non riuscivano a costruire.
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La vera svolta nella sua prestazione è arrivata nella ripresa, coincisa con una mossa dalla panchina. L’ingresso di Jonathan David (subentrato a Cabal nell’intervallo) ha cambiato lo scenario. La presenza di una punta vera ha permesso a Yildiz di sganciarsi, lo toglie dalla zona calda e intasata dell’area di rigore, restituendogli libertà di movimento. In quella posizione ibrida, partendo da dietro o defilato, il turco è ancora più pericoloso. La prova lampante è il gol del momentaneo 1-1: un inserimento perfetto che ha bucato la difesa azzurra. Spalletti ha avuto la conferma che il suo gioiello brilla di più se ha un compagno con cui dialogare e spazi da attaccare frontalmente.
