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Zebina: «Scudetti Calciopoli li sento miei, quella era una Juve eccezionale. Tudor? Non credo si sia sorpreso dell’esonero»

Zebina: «Scudetti Calciopoli li sento miei, quella era una Juve eccezionale. Tudor? Non credo si sia sorpreso dell’esonero». Parla l’ex bianconero
Intervistato da Tuttosport Jonathan Zebina ha parlato di Juventus tra passato e presente.
SCUDETTI CALCIOPOLI – «Non finiremo mai di parlarne. La verità è che avevamo una squadra eccezionale e abbiamo vinto quello che dovevamo vincere. Purtroppo è andata così, ma quei trofei li sento miei. Parliamo di una delle Juve più forti della storia: c’erano campioni del mondo, di Europa, palloni d’oro…».
RIMASTO ALLA JUVE IN B – «Stavo per entrare nella fase calante della mia carriera. Sapevo che saremmo risaliti subito in A, ma che a lungo andare non avrei fatto parte del progetto vista la mia età. È stata una scelta di cuore: non è facile accettare di giocare in B quando ti ritrovi nel massimo del tuo equilibrio psico-fisico. È chiaro che ti aspetti altre cose, anche perché giocando in B devi mettere in conto che, poco a poco, uscirai dal giro della Nazionale, come è effettivamente successo a me».
ESONERO TUDOR – «La Juventus è una società dalle aspettative altissime. Igor conosce bene il Dna bianconero: devi vincere a ogni costo. Quindi non credo che sia stato sorpreso dalla scelta della società. Mandarlo via non era una questione personale».
THURAM – «Può diventare uno dei più forti centrocampisti del mondo. È giovane, maturo, ha fisicità e sa fare gol: sinceramente fatico a trovargli un difetto. Starà a lui continuare a dimostrare il suo valore sul campo. Ha bisogno solo di un allenatore che continui a credere in lui».
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