Tudor ha rigenerato la Juventus: in campo e nello spogliatoio. Quali sono le mosse vincenti del tecnico, così sta facendo davvero la differenza!

Tudor ha cambiato volto alla Juventus: tra campo e spogliatoio. Ecco le mosse vincenti dell’allenatore, così ha fatto davvero la differenza!

Un condottiero, un leader, un genio tattico. La vittoria della Juventus nel Derby d’Italia è soprattutto la vittoria di Igor Tudor. Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico croato ha dimostrato di essere l’uomo giusto al posto giusto, conquistando lo spogliatoio con il suo carisma e vincendo le partite con le sue intuizioni.

Un leader nello spogliatoio

Il primo, grande merito di Tudor è stato quello di essersi imposto subito nello spogliatoio. Dal suo arrivo nella passata stagione, ha saputo conquistare la fiducia di tutti, dai senatori ai nuovi acquisti, indicando la via e creando un gruppo compatto e unito, che lotta su ogni pallone. La sua gestione degli uomini è stata impeccabile.

Un genio tattico in panchina

Ma è sul campo che l’ex difensore ha fatto la differenza. Di fronte alle emergenze, non si è pianto addosso, ma ha trovato soluzioni tanto coraggiose quanto efficaci. Ha risolto il problema della fascia destra, adattando con successo un difensore puro come Pierre Kalulu.

Contro l’Inter, ha sopperito alla squalifica di Cambiaso inventandosi Weston McKennie sulla corsia mancina, e ha sostituito l’infortunato Conceição avanzando Teun Koopmeiners sulla trequarti. Tre mosse che hanno cambiato il volto della Signora, dimostrando una duttilità e un’intelligenza tattica fuori dal comune.

La Vecchia Signora ha trovato il suo comandante. Un allenatore che non è solo un grande motivatore, ma un tecnico preparato, capace di leggere le partite e di inventare soluzioni. La Juve di Tudor è una squadra solida, imprevedibile e con un’identità precisa. E il Derby d’Italia ne è stata la consacrazione definitiva.