Como Juve, alla scoperta degli avversari: «Ecco qual è la grande forza ma anche il punto debole della squadra di Fabregas» – VIDEO

Como Juve, alla scoperta degli avversari: svelata la grande forza ma anche il punto debole dei lariani guidati da Cesc Fabregas – VIDEO

Nella nuova puntata di Tribuna Juve, Paolo Rossi ha analizzato – insieme a Nicola Bondavalli di Como TV – pregi e difetti della squadra di Cesc Fabregas.

QUI: Como Juve, attenzione a Nico Paz! Fabregas ha creato una squadra vera, l’analisi dei prossimi avversari dei bianconeri | Tribuna Juve – VIDEO di Paolo Rossi

 

 

 

 

 

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Paolo Rossi: «Mi dai una definizione del calcio di Fabregas? Quali sono le virtù del Como e dove eventualmente invece questa squadra ha dei difetti sui quali può giocare».

Nicola Bondavalli: «La Juve è una squadra che gioca bene dal centrocampo in su e che va a pressare, che va a far giocare male le squadre avversarie. Il Como è una squadra che sa sempre quello che deve fare, il fatto che abbia questa grande possibilità di scelta nei ragazzi giovani, il fatto che abbia tanti giocatori scelti dalla Spagna, il fatto che Fabregas sappia dove andare a pescare e che li vada a plasmare dall’inizio, non è un caso e quindi giocatori in così giovane età inevitabilmente seguono alla lettera quello che dice l’allenatore e può andare a lavorare sul cervello del ragazzo, su quello che deve fare in fase di possesso, di non possesso. Questo non si vede, per esempio, in Jesus Rodriguez che ha trovato tanto spazio e lo si vede anche nei punti magari di debolezza, nell’inesperienza. Io credo che questa sia una squadra che voglia sempre fare la partita e psicologicamente cerchi di mettere in difficoltà gli avversari. Da questo punto di vista ne deriva una grande facilità di fraseggio e di possesso. Attenzione, per esempio a giocatori come Caqueret, giocatori come Perrone. È soprattutto una squadra che ha tantissima fiducia nei propri mezzi.

Dov’è magari il lato debole? Secondo me la fase difensiva, lì si sono viste cose, magari meno rodate rispetto agli esterni d’attacco rispetto alla punta rispetto a un Douvikas, per esempio, che davanti gioca tanto di raccordo e gioca tanto di fraseggio. La Juventus può andare a inserirsi, magari un po’ nelle lacune dei terzini, se vogliamo. Se si alzano un po’ di più nell’andare a pressare o nell’andare a favorire la manovra d’attacco».

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