Tudor Juve, Trevisani svela il retroscena sull'esonero
Connect with us

Hanno Detto

Tudor Juve, Trevisani svela il retroscena: «Per me era già finita da quella partita, lì è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso»

Avatar di Redazione JuventusNews24

Published

on

Tudor Juve, Trevisani torna sull’addio: per l’opinionista, le parole pre-Como sono state decisive, ma gli errori di gestione erano evidenti da tempo

Un esonero inevitabile, arrivato al culmine di una crisi profonda, ma la cui fine era già scritta da giorni. L’addio di Igor Tudor alla Juventus, ufficializzato lunedì dopo la terza sconfitta consecutiva contro la Lazio, chiude «un ciclo durato poco ma già logoro da settimane». Secondo l’opinionista di Sport MediasetRiccardo Trevisani, la deriva era iniziata ben prima della decisione del club, individuando in una specifica dichiarazione del tecnico la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Trevisani: una rottura iniziata prima di Como

La Vecchia Signora arrivava alla sfida dell’Olimpico da otto partite consecutive senza vittorie: dal pirotecnico 4-4 casalingo contro il Borussia Dortmund in Champions League, passando per i pareggi in campionato, il ko umiliante di Como, quello onorevole di Madrid e, infine, la sconfitta contro la Lazio. Una spirale negativa che, per Trevisani, aveva già segnato il destino del tecnico croato ben prima dell’ufficialità.

LA FINE ANNUNCIATA – «Per me era finita da dieci giorni da quando, alla vigilia di Como-Juve, Tudor ha fatto quel paragone con Fabregas dicendo, di fatto, che a lui non comprano i giocatori che vuole. Non lo ha detto apertamente ma lo ha sottinteso. Quella è stata la goccia».

Secondo il giornalista, quella conferenza stampa pre-Como è stata il punto di non ritorno. Il paragone con Fabregas e il sottinteso riferimento a un mercato non in linea con le sue richieste avrebbero sancito la rottura definitiva con un ambiente già teso. Da quel momento, aggiunge Trevisanila Juventus «non è più stata una squadra», incapace di costruire gioco e, soprattutto, di segnare, come dimostrano gli «zero gol contro Como, Real Madrid e Lazio».

Trevisani: gli errori di Tudor in una crisi più ampia

Pur riconoscendo che Tudor non è il solo responsabile di una crisi che, a suo dire, dura «da sei anni» (con riferimento agli ultimi anni di gestione Allegri e all’era Motta), Trevisani non risparmia critiche al tecnico croato, elencandone gli errori principali.

GLI ERRORI DEL TECNICO – «Dichiarazioni sbagliate, cambi di modulo continui, nessuna gerarchia, discussioni con Locatelli… quando cambi due sistemi in 77 minuti e non vinci, è inevitabile che poi paghi l’allenatore».

L’analisi è impietosa: una comunicazione non sempre efficace, un’instabilità tattica che ha generato confusione, l’incapacità di definire gerarchie chiare (specialmente in attacco) e le presunte frizioni con giocatori chiave come Locatelli. Tutti fattori che, uniti ai risultati negativi, hanno reso l’esonero inevitabile. Quando si arriva a cambiare modulo due volte in una partita senza ottenere risultati, la colpa ricade inevitabilmente sull’allenatore.

La conclusione di Trevisani è amaraTudor paga per i suoi errori, amplificati da un contesto societario e tecnico già problematico da anni. L’esonero chiude un capitolo breve e turbolento, ma le domande sul futuro della Juventus restano aperte. Ora la palla passa a Brambilla (ad interim) e poi, con ogni probabilità, a Luciano Spalletti, chiamato a risollevare una squadra che ha perso la sua anima e la sua identità. La sfida è enorme.

Copyright 2025 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.