Bodo Glimt Juve 2-3: vera Juventus? Si, ma anche quella del primo tempo…La Juve a freddo | VIDEO di Paolo Rossi

Bodo Glimt Juve 2-3: il VIDEO di Paolo Rossi con l’analisi e il commento dopo il match di Champions League

Una notte folle, gelida, ma tremendamente vitale. La Juve espugna l’Aspmyra Stadion battendo il Bodø/Glimt per 3-2 in una partita sconsigliata ai deboli di cuore. È la prima vittoria in questa Champions League per Luciano Spalletti: dopo tre pareggi e una sconfitta, i bianconeri rompono il tabù e salgono a 6 punti in classifica, rilanciando prepotentemente le proprie ambizioni di qualificazione ai playoff.

Primo tempo da brividi: Blomberg gela Perin

La gara inizia in salita. Sul sintetico ghiacciato e sotto la neve, la Juve fatica a trovare ritmi e misure. I norvegesi ne approfittano al 26′: un tocco sottomisura di Blomberg porta avanti i padroni di casa, punendo una disattenzione della difesa a tre. Mattia Perin non può nulla e lo spettro dell’eliminazione aleggia sulla panchina bianconera.

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La svolta: dentro Yildiz, finalmente Openda

Nell’intervallo, la mossa che cambia il match. Spalletti inserisce Kenan Yildiz. Il fantasista turco spacca la partita in due: al 47′, un suo tiro respinto diventa un assist d’oro per Loïs Openda. L’attaccante belga, fino a ieri oggetto misterioso, ribadisce in rete trovando il suo primo gol ufficiale in bianconero.

La Juve prende campo e al 59′ la ribalta: giocata sontuosa di Yildiz, cross di Miretti e incornata vincente di Weston McKennie per il 2-1.

Finale thriller: errore Cabal, sentenza David

Sembra fatta, ma all’87’ l’ingenuità di Juan Cabal rimette tutto in discussione: fallo netto in area e rigore trasformato da Fet per il 2-2. Quando l’incubo del quarto pareggio sembra materializzarsi, ecco il colpo del campione al 91′. Ancora una magia di Yildiz ispira l’azione e Jonathan David, entrato dalla panchina, si fa trovare pronto per il tap-in del 3-2.

La Vecchia Signora vince con il cuore e con i gol dei suoi nuovi acquisti tanto criticati: la missione al Nord è compiuta, l’Europa è ancora viva.