Calciomercato Juve: Arsenal e Chelsea bussano alla porta. ‘Minaccia’ Premier League per il top player bianconero, l’indiscrezione dall’Inghilterra

Calciomercato Juve: Arsenal e Chelsea rappresentano due minacce per il top player bianconero. Cosa sta succedendo

Il talento cristallino di Kenan Yildiz continua a illuminare non solo l’Allianz Stadium, ma anche i radar delle big del calcio europeo. Le prestazioni del classe 2005, punto fermo della Nazionale turca e leader tecnico dei bianconeri, hanno riacceso prepotentemente l’interesse della Premier League in vista della finestra di mercato invernale.

Derby di Londra per il gioiello bianconero

Secondo quanto riportato dal portale inglese Caughtoffside.com, due colossi londinesi sono pronti a darsi battaglia. Il Chelsea sembra intenzionato a fare sul serio: i Blues starebbero preparando un’offerta monstre per gennaio, pronti a mettere sul piatto una cifra superiore ai 70 milioni di euro, superando così le proposte già rispedite al mittente in passato. Dall’altra parte della barricata c’è l’Arsenal. I Gunners, con una strategia più attendista ma altrettanto insidiosa, avrebbero avviato contatti diretti con l’entourage del ragazzo per sondare la disponibilità al trasferimento e trovare un’intesa economica preventiva.

La strategia della nuova Juventus: rinnovo e centralità

Alla Continassa, però, il messaggio è chiaro: Yildiz non si tocca. La nuova governance guidata dall’Amministratore Delegato Damien Comolli ha identificato nel turco uno dei pilastri fondamentali del progetto sportivo e commerciale del futuro.

Attualmente legato alla Vecchia Signora fino al giugno 2029, Yildiz è al centro di una trattativa avanzata per il rinnovo del contratto. L’obiettivo della dirigenza è duplice: riconoscere al giocatore un adeguamento dell’ingaggio consono al suo status di top player e, contestualmente, spegnere sul nascere le “tentazioni” d’Oltremanica. A Torino filtra un cauto ottimismo: la volontà del club e quella del giocatore sembrano convergere verso la permanenza, permettendo a Spalletti di continuare a costruire la sua Juve attorno all’estro del suo numero 10.