Allegri Juve, l’attacco a Szczesny e le riflessioni della società. Cosa filtra

Allegri Juve, dall’attacco in conferenza a Szczesny fino alle riflessioni della società: cosa filtra sul futuro del tecnico

Non è certamente un momento semplice quello che Allegri sta vivendo. Anzi, si potrebbe tranquillamente parlare di punto più basso del suo secondo ciclo juventino, specialmente dopo aver raggiunto la seconda stagione consecutiva senza trofei (ad un allenatore bianconero non succedeva dai tempi di Marchesi a fine anni ’80). Ciò che fa più discutere è però la tensione sempre più crescente che l’allenatore dimostra partita dopo partita, intervista dopo intervista. Non è sicuramente passato inosservato il suo attacco in conferenza a Szczesny, etichettato come un giocatore che, forse, non conosce bene l’italiano e che, anzi, avrebbe dovuto fare silenzio invece che parlare chiaro e tondo di come la Juve è crollata a Siviglia. I gol di due carneadi del calcio nostrano come Suso e Lamela sono solo la ciliegina sulla torta ad un’annata che, tra vicende fuori dal campo e risultati raggiunti, è stata alla fine dei conti disastrosa.

E così si riflette proprio sul futuro dello stesso Allegri, che dal canto suo si è detto tranquillo e volenteroso di rimanere alla guida di un ambiente che però, da diverso tempo, appare ormai averlo abbandonato. In attesa di capire se davvero arriverà Giuntoli e quale potrà essere il rapporto tra i due, circolano inevitabilmente i nomi dei possibili sostituti. Dalla suggestione Spalletti, ormai in rottura con il Napoli dopo lo Scudetto, fino ai nomi di giovani rampanti come Tudor o Palladino, che gasano una tifoseria ormai stanca di un calcio troppo rinunciatario da parte di Madama. Si era fatto anche il nome di Paulo Sousa, che però dovrebbe rimanere a Salerno, mentre si è raffreddata la pista di un ritorno di Conte. Tutti discorsi che comunque verranno rimandati a fine mese, quando non ci sarà più alcun obiettivo in ballo (quanto pesa non aver raggiunto Budapest!) e la stagione 2022/23 potrà finalmente dirsi chiusa.