Analisi tattica Juve Dinamo Kiev: la spinta di Chiesa e Alex Sandro
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Analisi tattica Juve-Dinamo Kiev: Chiesa e Alex Sandro danno spinta

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Analisi tattica Juve-Dinamo Kiev: la partita dello Stadium analizzata nei dettagli. Le mosse di Andrea Pirlo e Mircea Lucescu

All’Allianz Stadium si affrontano la Juventus e la Dinamo Kiev. Il match e le mosse dei due allenatori analizzate e studiate nei minimi dettagli.

Fragilità in fascia

Nonostante il risultato di 3-0, la Juve ha sofferto molto nella seconda metà del primo tempo. Abbiamo visto i soliti problemi delle ultime settimane, con una squadra lunga, poco intensa e incapace di applicare correttamente il pressing offensivo. La DInamo Kiev palleggiava dal basso con facilità, trovando spesso liberi i mediani e spaccando in due gli avversari.

Ancora una volta, i bianconeri erano lenti nello scivolare in zona palla: gli ucraini sfruttavano ottimamente i cambi di campo, con la Juve che era troppo stretta e in ritardo nel coprire l’ampiezza. Su ogni cambio di gioco, i bianconeri davano sensazione di fragilità, come in occasione della paratona di Szczesny. Inoltre, la Dinamo Kiev ha trovato spesso libere le punte, che anticipavano i difensori bianconeri e aprivano poi il gioco.

Dopo un inizio convincente, i bianconeri sono calati molto e si sono abbassati parecchio per buona parte del primo tempo. Come ha detto Pirlo, la squadra non riesce a mantenere buoni livelli d’intensità per tutti i 90. Un difetto che va risolto.

La spinta di Chiesa e Alex Sandro

Le notizie migliori arrivano dalle corsie esterne. In fase di possesso, la Juve ha giocato con il solito 3-2-5, con Chiesa e Alex Sandro che davano ampiezza. I bianconeri sono riusciti a isolare diverse volte l’italiano sul lato debole, che ha spesso puntato l’uomo e creato tante occasioni da rete: da una sua conduzione è nato il 2-0 di Ronaldo.

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, la Juve deve segnare più gol con gli esterni per non dipendere troppo da Morata e Ronaldo. Considerando che i bianconeri occupano il fronte offensivo con tanti uomini e con costanti riferimenti in ampiezza, i laterali possono dare molto nel riempmento dell’area e negli stacchi sul secondo palo: così è arrivato appunto il gol di Chiesa, proprio su un cross di Alex Sandro dall’altro lato.

Rispetto a Sarri, la Juve vuole attaccare e rifinire di più tramite cambi di gioco. E’ quindi importante che che in fascia i giocatori diano un importante contributo offensivo: oggi anche Alex Sandro ha dato risposte importanti. Oltre all’assist per Chiesa, basti pensare all’occasione della traversa di Ronaldo, nata da un bel cambio campo di Demiral su di lui, con il brasiliano che aveva ben aggredito la profondità. Insomma, segnali incoraggianti in una gara che pure ha evidenziato diversi problemi. Di certo, dopo la brutta partita di Benevento, è positivo avere vinto in scioltezza nella ripresa. Un nuovo risultato stentato sarebbe stato dannoso per il morale.

 

 

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