Analisi tattica Napoli Juve: Matuidi fotografa le difficoltà dei bianconeri
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Analisi tattica Napoli Juve: Matuidi fotografa le difficoltà dei bianconeri

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Analisi tattica Napoli Juve: Matuidi fotografa le difficoltà dei bianconeri nella sfida valida per la 21ª giornata di Serie A

La Juve è uscita dal campo sconfitta nella sfida contro il Napoli al San Paolo nella 21ª giornata di Serie A. Ecco tre spunti tattici legati alla partita dei bianconeri.

Le difficoltà del tridente pesante

Sarri in passato aveva detto che giocare con i 3 attaccanti era possibile solo contro squadre che non impostavano dal dietro. Nonostante l’indole difensiva, Gattuso è un allenatore che cura in modo meticoloso l’uscita dal basso, muovendo palla bene da un lato all’altro del campo. I 3 attaccanti della Juve hanno quindi sofferto molto nel pressing: il Napoli utilizza molto le catene laterali per risalire, con punte e mezzali bianconere in grosso affanno negli scivolamenti laterali e nel coprire tanto campo. Il Napoli ha fatto venire a galla le difficoltà nel coprire le corsie esterne (ossia, l’ampiezza), il vero limite del rombo. Insomma, se il pressing non funziona, buona parte del calcio di Sarri perde di efficacia. E non si capisce come mai abbia proposto i 3 attaccanti contro una squadra tecnicamente abile come il Napoli.

Matuidi in affanno in spazi stretti

Oltre alle difficoltà nel pressing, la Juve è stata sterile come mai in stagione. Il Napoli si è difeso in modo molto prudente e passivo, rinunciando a pressare in avanti e coprendo gli spazi nella propria trequarti. Con il rombo, la Juve attacca quasi unicamente per vie centrali, con tanti giocatori vicini tra di loro e le corsie esterne quasi sguarnite. Di conseguenza, è necessario un giro palla rapido ed efficace per creare spazi tra le linee avversarie. Ciò non è mai avvenuto, col Napoli che si è difeso benissimo da un palleggio sostanzialmente inoffensivo. In difficoltà tanto i 3 tenori quanto Matuidi, che quando la Juve attacca sullo stretto manifesta i suoi grossi limiti tecnici.

Bentancur fatica da vertice basso

Pjanic era stato tra i migliori nel primo tempo: accorciava bene ed era preciso nei piazzamenti difensivi. Dopo la sua uscita, Bentancur lo ha sostituito davanti alla difesa, palesando però diverse lacune. Oltre all’errore sul gol di Zielinski (doveva accorciare con più cattiveria), ha commesso diversi errori tecnici nella distribuzione del pallone. Alla Juventus è mancato quindi un po’ di ordine nel muovere la struttura difensiva avversaria. Insomma, un match altamente negativo in cui poco ha funzionato.

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