Bernardeschi: «Penalizzato dai cambi di allenatore. E con Pirlo…»

Federico Bernardeschi è tornato a parlare della sua esperienza alla Juventus, soffermandosi poi sulla sua nuova vita

Federico Bernardeschi ha parlato in collegamento con gli studi di Sky Sport.

Le dichiarazioni dell’ex Juventus.

TORONTO – «Sono felice e soddisfatto di aver iniziato questo nuovo percorso. Per me è fondamentale per approcciarmi ad un nuovo stile di calcio e di vita. Non mi aspettavo questo tipo di intensità. E’ un calcio differente, devono crescere su tanti punti di vista ma negli anni sono stati fatti passi in avanti da gigante. Quello che ho visto è che manca un po’ della nostra malizia, sono ancora acerbi in questo. Ma come intensità sono sorpreso, sono atleti molto avanti fisicamente».

SITUAZIONE – «Sono arrivato a stagione in corso. Loro hanno i loro programmi ed io sono arrivato quando si gioca ogni tre giorni. Facendo la differenza tra Italia e qui devo dire che ci si basa sulla tattica e sul recupero post partita. C’è poco tempo per allenarsi, io faccio lavori integrativi a parte. Loro sono a un punto superiore».

RIMANERE IN EUROPA – «C’erano offerte e nel mercato di oggi mi sento fortunato per questo. La pandemia, il Covid e quello che è successo hanno complicato le cose. Prima arrivare a scadenza era un plus. In questi ultimi anni diciamo che invece era il contrario. Avere la possibilità di scegliere ovviamente è bello. La mia scelta sarebbe rimasta uguale, sono molto riflessivo e che pensa molto. Ho giocato nel miglior top club in Italia, ho fatto una grande esperienza di cinque anni, sono cresciuto come uomo e calciatore. Alla Juve devo tanto, ma la mia scelta sarebbe stata a prescindere da questo. Ho fatto e vinto tanto anche con la Nazionale, avevo bisogno di stimoli in altre parti del mondo».

JUVE – «Ho passato momenti difficili e penso che si sia visto. Penso all’anno con Pirlo, dove non ho giocato spesso perchè non riuscivo ad adattarmi in quell’idea di gioco. Ma nella Juve ho fatto tantissime presenze, ma se andiamo a vederle…Penso di aver fatto almeno 30/35 presenze a stagione che sono tante. Con tre cambi di allenatore i miei meriti li ho sempre guadagnati. Ci sono poi momenti complicati, però li ho sempre superati a testa alta. Nel periodo peggiore, l’anno con Pirlo, poi ha svoltato con l’Europeo da protagonista. Mi sento fortunato ma questo mi fa piacere. Ho imparato molto di più dai momenti difficili che da quelli facili».

CAMBI DI ALLENATORE – «In una società, quando c’è un progetto è più facile per tutti ovviamente. Quando ci sono questi cambi di allenatori e uno impone le sue idee tu devi adattarti alle caratteristiche del tecnico. In questo io sono stato penalizzato forse, ho sempre dato disponibilità per aiutare ma alla lunga sono stato penalizzato. Ma di rimpianti non ne ho. Con Allegri sono sempre stato bene, ma anche con Pirlo nonostante mi volesse far giocare terzino. Con Andrea però ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo anche oggi. Veramente di rimpianti non ne ho».

SVINCOLATO – «Ho vissuto bene la situazione, ero tranquillo ma non è facile. Inutile nasconderci e fare i forti. Tieni al tuo futuro e alla tua famiglia no?».

DYBALA – «E’ un bravissimo ragazzo e un grandissimo calciatore, si merita l’accoglienza che ha avuto a Roma. E’ stata una bella immagine».

NAPOLI – «C’era un forte interessamento. Quando De Laurentiis disse che trattava personalmente era la verità. E’ andata avanti un po’, poi la mia situazione si è defilata. Avevo altro per la testa. La mia decisione era basata su altro».

NUOVA JUVE – «La Juve è abituata a vincere e farà sempre una squadra per questo. Ogni anno ha sempre stupito, anche quando le cose andavano meno bene. Una squadra per vincere la si fa sempre. Pogba e Di Maria grandi campioni, non contando gli altri che ci sono dentro che possono fare la differenza e la faranno. Dico che sarà la favorita e quando c’è Max ancora di più».

RONALDO – «E’ un amico l’ho sentito. Ma non posso dire nulla».