Bernardeschi: «Squalifica Ronaldo? Qualcosa di folle. Sulla Nazionale..»
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Bernardeschi: «Squalifica Ronaldo? Qualcosa di folle. Sulla Nazionale..» – VIDEO

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Il giocatore della Juventus Federico Bernardeschi ha parlato durante il ritiro al centro tecnico di Coverciano. Di seguito le sue parole

Federico Bernardeschi, centrocampista offensivo della Juventus, ha parlato in conferenza stampa durante il ritiro della Nazionale a Coverciano.

NAZIONALE – «Qualcosa abbiamo già fatto intravedere, nelle quattro partite precedenti abbiamo fatto un grandissimo passo in avanti. Si è creato un bellissimo gioco, ci siamo divertiti sia in campo, e abbiamo fatto divertire chi ci guardava. Dobbiamo ancora prendere quell’esperienza che un po’ ci manca per la giovane età. È la strada giusta per affrontare un europeo nel migliore dei modi».

SQUALIFICA RONALDO – «Per me è qualcosa di folle, spero si possa chiudere subito. È un campione, non si può dire di più rispetto a quello che fa in campo. Ha il carisma e la caratura del campione. Devo dire che starci a contatto quotidianamente, se riesci a vedere con occhio un po’ più distaccato, riesci a imparare davvero tante cose. Lo vedo sempre molto sereno e tranquillo. Ma lo siamo tutti, sono sicuro che poi andrà bene»».

RUOLO DA MEZZ’ALA«Quando vai ad affrontare qualcosa di nuovo devi metterci con la testa e con l’intenzione. Io credo che potrei farlo, ma valuterà il mister dove farmi giocare».

FUORICLASSE«Credo che ce ne siano, questo gruppo ha molti talenti al suo interno. Vanno però aspettati e fatti crescere, non giudicati subito. Quando un ragazzo è giovane gli si deve dare il tempo di poter sbagliare, di crescere, per poi far venire fuori le qualità. Ci sono tanti talenti su cui contare, sia per la Nazionale che per il calcio italiano».

INFORTUNIO – «Sono stato fermo due mesi per infortunio, quando rientri è chiaro che non sei al top della condizione. Il mister ci gioca, fa le battute, ma stempera l’ambiente. Ho sempre creduto fortemente nella forza della testa, credo sia fondamentale, il punto su cui basare le proprie qualità fisiche, atletiche e tecniche. Credo di dover puntare molto sulla mentalità e l’abnegazione al lavoro».

JUVE ATLETICO – «Abbiamo scritto un pezzo di storia bianconera, abbiamo messo per iscritto il valore che ha la Juve. Ora però bisogna affrontare l’Ajax, in caso poi penseremo alle semifinali. Sono veramente contento di questo, voglio sempre di più da me stesso, spero di continuare così e prendermi tante soddisfazioni nella mia carriera. Mi ha fatto molto piacere, questo poi cerco di trasmetterlo in campo. Quando vieni scelto devi dare tutto. Non è scontato in una squadra come la Juventus».

PILASTRI NAZIONALE «Per quanto riguarda l’Italia credo ci siano molte personalità su cui contare. Credo di essere una di quelle, senza citare Chiellini, Bonucci, Sirigu. Ci sono tante personalità su cui fare affidamento, per far inserire i più giovani al meglio, senza fargli sentire pressione o peso della maglia azzurra».

SCONFITTA GENOA – «Non fa mai bene, quello è sicuro. Ma arrivavamo da una gara che ci ha levato molto sia dal punto di vista fisico che mentale. Se dovevamo perdere una partita quella giusta era questa, ma le sconfitte non fanno bene. Preferivamo non perdere, ma visto quel che è successo forse ci poteva pure stare».

CHIESA – «Federico è fortissimo, sta facendo molto bene quest’anno, gli auguro di fare ciò che vuole, questo è l’importante. Deve sentirlo lui, deve saperlo, nessuno si può permettere di entrare nel suo privato e nella sua testa. Nessuno ha mai deciso per me e credo sia fondamentale, le scelte che fai le ritrovi in futuro. Per quanto lo vivo io, quando siamo in nazionale, vedo che è migliorato moltissimo, sotto tutti i punti di vista. Lo vedo molto cresciuto. Poi io non sono con lui nel quotidiano come anni fa, gli posso solo dare un consiglio, di scegliere e di fare ciò che gli piace. Questo deve fare, al di là di tutto. Credo che a 22 anni sia abbastanza maturo, è giovane e ha tanta strada davanti. Il suo percorso lo sta facendo benissimo».

FUTURO – «Un fuoriclasse? Spero di diventarlo, credo che sia il sogno mio e di tutti i giocatori».

COSTRUIRE LA NAZIONALE – «In Nazionale vorrei portare la consapevolezza di essere forti, come con la Juventus. Dobbiamo crederci ogni giorno, siamo giovani ma pieni di talento, forti. Dobbiamo contare su noi stessi e sul compagno di fianco».

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