Caso plusvalenze: i 4 punti della difesa. La Juve si appella a un precedente

Caso plusvalenze: i 4 punti della difesa. La Juve si appella a un precedente… Ecco la linea dei legali bianconero per il processo

Il Corriere della Sera fa il punto su quella che sarà la strategia difensiva della Juventus nel processo di domani per il caso plusvalenze. Il pool di legali della Juve partirà con il sostenere che — se ci sono meno dirigenti coinvolti — il «conteggio» della penalità non potrà non tenerne conto. Il procuratore Giuseppe Chiné è possibile che sottolinei che, di fronte al «sistema» di plusvalenze, il ruolo dei dirigenti minori ha pesato poco nella determinazione della pena.

Sarà interessante capire se il procuratore ripartirà dai -9 punti che aveva chiesto lui (l’esito finale che in molti si aspettano) o se difenderà il -15. La linea difensiva della Juventus poi si articolerà attorno ad altri 3 punti: va considerato che il club ha adottato da tre anni un modello di prevenzione, un codice di vigilanza interna che potrebbe costituire un’esimente rispetto alla sanzione, posto che la società non ha certo il potere di intercettare i dirigenti (il Collegio di garanzia ha respinto questo punto ma, per la difesa, senza motivarlo). C’è poi il tema della discontinuità della società: dei quattro dirigenti condannati, solo uno (Cherubini) è ancora nell’organigramma. Infine c’è la vexata quaestio dell’afflittività: la pena deve «fare un danno» al club ma, secondo gli avvocati, anche passare dal secondo al quarto posto (mantenendo la Champions) lo crea, vista la differenza di 10 milioni di premi. In ogni caso, prima va determinata la pena, si decide se è afflittiva su questa classifica e, se non lo è, va calcolata sulla prossima.

PRECEDENTE FOGGIA – La difesa citerà come precedente il caso Foggia: di fronte a contestazioni di fondi in nero e riciclaggio il club fu punito con un -6. Vedremo se il precedente sarà considerato pertinente.