Conferenza stampa Allegri: «Resto al 100%, poi sceglie la società»
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Conferenza stampa Allegri: «Resto al 100%, poi sceglie la società. Sento la fiducia» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Empoli Juve, valida per la 36esima giornata del campionato di Serie A

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve vuole rialzarsi dopo la cocente eliminazione dall’Europa League, rituffandosi immediatamente sul campionato. C’è l’Empoli lunedì, per blindare ancora di più la zona Champions.

Nel giorno di vigilia, domenica 21 maggio, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 12.00 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


COME STA LA SQUADRA – «Lo spirito deve essere quello di una squadra che dovrà avere una reazione dopo la sconfitta e l’eliminazione dall’Europa League in semifinale. Dobbiamo mantenere, difendere il secondo posto in classifica e sarebbe un risultato importante perché negli ultimi due anni la Juventus è arrivata due volte a quarta».

HA GIA’ PARLATO CON LA PROPRIETA’ – «Con la proprietà ho parlato, gli ho espresso i miei pensieri come faccio sempre tutti gli anni a fine stagione. Poi comunque quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino, ma in questo momento parlare del futuro non ha senso perché abbiamo ancora tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus nelle prime 4 posizioni che varrebbero la Champions. Per un club italiano sono molto importanti. Quello che succede fuori non possiamo deciderlo, dobbiamo solamente aspettare quello che decidono gli altri. Sotto questo aspetto non ha senso parlare del futuro, mancano 15 giorni a fine stagione e dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare ora».

NUOVA PENALIZZAZIONE – «In questo momento non ci ho neanche pensato. L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì a Siviglia. Poi dopo vedremo. Dobbiamo continuare a fare bene, abbiamo due trasferte difficili con Empoli e Udinese e poi lo scontro diretto col Milan, matematicamente ci servono 3 punti per essere dentro le prime 4, al netto di quello che succede fuori. Questo è quello che dobbiamo fare, su quello che succede fuori non possiamo farci niente. Psicologicamente cambia? Ormai siamo abituati a tutti, l’importante è concentrarsi e volere questo secondo posto. Poi punti non punti, non cambia niente… Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno e bisogna esserlo ancora di più in questi ultimi 15 giorni. Tutto il gruppo, inteso di chi lavora dentro la Continassa, ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo».

RESTA AL 100% – «Io ho un contratto di due anni e rimango al 100%, per quanto riguarda la mia scelta. Poi io decido su di me, non sugli altri».

SZCZESNY HA DETTO CHE C’E’ STATO UN ATTEGGIAMENTO REMISSIVO COL SIVIGLIA – «Remissivo che? Szczesny o..? Quando si giocano le partite dopo la partita bisognerebbe stare sempre zitti. Già faccio fatica io a parlare. A caldo si possono dire cose inesatte. Tante volte io vedo le partite e la sensazione dal campo può essere diversa perché c’è una componente emotiva molto forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto quello che poteva fare nel migliore dei modi. Siamo stati imprecisi in attacco, avremmo potuto evitare il gol se avessimo difeso meglio ma sono cose che capitano. Andare a Siviglia e fare 5/6/7 palle gol non era semplice, siamo stati un po’ imprecisi. Il Siviglia è una squadra forte, lo dimostra la storia negli ultimi anni in Europa League. Però la squadra ha fatto tutto quello che poteva fare».

CAMBI CON L’EMPOLI – «A Siviglia abbiamo giocato 120′, c’è stata una fatica ma la squadra ha recuperato. Chi non ha giocato a Siviglia sarà disponibile domani sera. Ci saranno dei cambi, oggi valuterò. Ieri Vlahovic era febbricitante vediamo oggi come sta, Rabiot era un po’ malconcio. Miretti ha giocato poco, Kean, Milik, abbiamo Barbieri poi non abbiamo Cuadrado e Danilo. Poi non han giocato Alex Sandro e Kostic. Abbiamo una squadra che domani deve fare punti contro un Empoli ormai salvo ma che è una squadra brillante, non ha pensieri, crea, in casa loro è sempre difficile giocare».

OPINIONI DIVERSE SUL SUO FUTURO DA PARTE DELLA SOCIETA’ – «Questo non lo so, non sono nella testa degli altri. Posso solamente dire qual è la mia scelta poi il resto vedremo. Dobbiamo essere concentrati sul campionato e sul finale di stagione. Poi vedremo se la Juve parteciperà o meno alle coppe l’anno prossimo, la dirigenza poi farà le sue valutazioni com’è normale che sia. Dobbiamo continuare a lavorare in questi ultimi 15 giorni come fatto per tutta la stagione. Noi sul campo, l’ho detto anche dopo la prima penalizzazione, dobbiamo fare quello che ci è stato chiesto di fare, ossia portare la Juventus tra le prime 4 per giocare la Champions l’anno prossimo. Domani è una partita molto importante, dobbiamo essere responsabili di questo, perché la vittoria ci consentirebbe di essere matematicamente tra le prime 4. Questa è la cosa che dobbiamo fare noi, poi sul resto non posso dire e non so cosa può succedere».

ELKANN DICEVA CHE E’ IL CENTRO DELL’AREA SPORTIVA – «Le parole dell’ingegnere Elkann mi han fatto piacere. È una questione mia caratteriale, io sono sempre stato disponibile della società Juventus in questi 7 anni, del Milan e del Cagliari nei due anni. Qui si parla di Serie A. Io faccio parte di un’azienda, ho responsabilità verso l’azienda perché ci sono momenti in cui si posso fare delle cose e altri no. Quando mi dicono che sono aziendalista mi fanno solo che complimenti. Quando sei allenatore non lo sei solo in campo, sei un responsabile dell’area sportiva che insieme alla società devono scegliere il meglio per quelli che possono essere i risultati in campo e fuori. È una cosa normale. Poi la società valuta e fa le proprie scelte dove l’allenatore magari non entra».

SENTO LA FIDUCIA DELLA SOCIETA’ – «Io sento la fiducia. Dispiace non essere andati in finale di Europa League e Coppa Italia però momentaneamente se non facciamo casino in queste tre partite siamo secondi in classifica e sopra di noi c’è solo il Napoli. Al netto di tutto, perché quest’anno bisogna andare al netto di tutto. Se poi ci mettiamo il lordo magari la classifica poteva essere meglio».

GIOCATORI CONTRO IL SUO GIOCO – «Non c’è da spiegare niente. Io non so le parole esatte di Szczesny, poi non conoscendo molto bene l’italiano magari ha sbagliato l’uso dei termini. Cuadrado ha fatto una battuta. Un allenatore deve giocare a seconda delle caratteristiche della propria squadra e dei propri giocatori. Si poteva fare meglio o peggio. La Juventus so solo che è arrivata in semifinale di Europa League, non era scontato vincerla perché ci sono squadre forti, il Siviglia è una di questi. Siamo usciti facendo un’ottima partita ma nel calcio contano i risultati perché alla fine ci ricordiamo solo dei risultati. In semifinale di Coppa Italia abbiamo fatto due buone partite. Quest’anno, tra una partita e l’altra, non siamo stati molto fortunati nelle decisioni. È stata un’annata difficile, ma non parliamo al passato perché non è ancora finita. Vediamo come finiamo in campionato perché sarebbe un bel risultato arrivare secondi. Tra 15 giorni la società com’è giusto che sia, dove l’allenatore non deve entrare, farà le proprie valutazioni e le proprie scelte come tutti gli anni con tutta tranquillità».

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