Conferenza stampa Allegri: «Dobbiamo avere forza interiore»
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Conferenza stampa Allegri: «Ricompattiamoci, noi pensiamo al campo. Io resto in panchina» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Juve Atalanta, valida per la 19esima giornata di Serie A

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve di Allegri si rituffa sul campionato, dove domani ospiterà in casa l’Atalanta nella 19esima giornata di campionato. Bianconeri reduci dal pesante ko di Napoli e con l’obbligo di tre punti dopo la pesantissima penalizzazione di -15.

Nel giorno di vigilia, sabato 21 gennaio, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 12.00 in conferenza stampa all’Allianz Stadium per presentare il match. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


COSA SI SENTE DI DIRE AI TIFOSI – «Domani è una partita importante perché bisogna chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi. Domani è una partita speciale: dopo ieri dobbiamo ricompattarci ancora di più tutti, continuare a lavorare col profilo basso perché noi siamo qui per questo. Io, con lo staff, con i giocatori dobbiamo solo pensare al campo».

COSA CAMBIA IN CAMPIONATO DOPO LA PENALIZZAZIONE – «Non cambia assolutamente niente. Dobbiamo fare punti, domani è una partita difficile perché l’Atalanta, sta giocando molto bene, è in ottima forma fisica. Noi giochiamo in casa, domani è una partita da affrontare nel migliore dei modi perché dobbiamo cercare di vincere. Vincere ci consentirebbe, momentaneamente vista la nostra classifica, di poter agganciare il settimo posto. Dobbiamo fare un passettino alla volta, poi abbiamo Europa League e Coppa Italia. Da tutte queste situazioni dobbiamo continuare a lavorare, tenere profilo basso e fare il meglio possibile».

COME RIPARTIRE DAL CAMPO – «Non è che bisogna ripartire, queste vicenda giudiziarie riguardano la società. Ci sarà un ricorso come la società e gli avvocati hanno già comunicato e noi pensiamo al campo. Vista la nuova classifica che momentaneamente è un dato di fatto, abbiamo 22 punti e dobbiamo vincere domani per arrivare a 25 e girare così. Nel girone di ritorno dobbiamo ottenere il massimo per cercare di scalare piano piano posizioni».

GIOCARE CON LEGGEREZZA ORA – «Alla Juventus non si gioca mai con leggerezza. Abbiamo una pressione per poter vincere. Dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro nel migliore dei modi. Dobbiamo recuperare i giocatori che stanno recuperando, col Monza dovrebbero essere a disposizione Pogba e Vlahovic. Domani avremo a disposizione Cuadrado. Fino a questo momento, prima della sentenza di ieri, la Juventus aveva 37 punti, un punto dal secondo posto con tutte le possibilità di avere un posto in Champions e magari giocarsi il campionato. Dobbiamo continuare a fare il nostro dovere perché la sentenza definitiva sarà tra due mesi. Non dovremo farci trovare con dei rimpianti tra due mesi per non aver fatto quello che dovevamo fare. Dobbiamo continuare, ricompattarci ancora di più coi tifosi che domani sarà una serata bella, speciale, sarà una partita importante. Lo abbiamo fatto anche due mesi fa con le dimissioni del Presidente, il ribaltone del CdA. Sono cose che nella vita purtroppo a volte… Questo è un grosso imprevisto, ma da questo imprevisto singolarmente se ne esce rafforzati, con tutta la serenità del caso e l’impegno, la voglia e la determinazione di fare una cosa molto importante che è quella di vincere le partite sul campo. Un passo alla volta, scalare, intanto cerchiamo di arrivare al settimo posto poi dopo vediamo».

RABIOT – «Ieri ha fatto un allenamento differenziato ma dovrebbe essere a posto».

HA PARLATO CON SCANAVINO E FERRERO – «Stamattina ho parlato con Scanavino, abbiamo parlato un po’ di quello che è successo ieri. Oggi alle 14.30 ci sarà il presidente Ferrero insieme a Scanavino che parleranno alla squadra. A noi non ci rimane altro che fare allenamento, preparare le partita e giocare domani con l’Atalanta. Non possiamo fare altro».

SENTIMENTO ORA – «È un dato di fatto, momentaneo, ma è un dato di fatto. Tutte le situazioni che capitano vanno trasformate in opportunità. Questa è un’opportunità per poter fare una stagione importante, straordinaria e fare il massimo. Poi vedremo dove saremo arrivati in campionato. Non possiamo dire dove saremo il 5 giugno, poi abbiamo l’Europa League che è un altro passaggio che ci permetterebbe di arrivare in Champions. Non è facile. Poi abbiamo la Coppa Italia, non è facile. Abbiamo 60 punti a disposizione in campionato».

DIRE PAROLE NUOVE ALLA SQUADRA – «Non c’è da fare, inventare, dire tante parole. Non sono uno che ama molto parlare. La squadra sa benissimo cosa fare, per noi non è cambiato niente, assolutamente. Dobbiamo avere una forza interiore e ricalarsi nella classifica. Primo obiettivo fare 25 punti e girare a 25, poi vedremo il ritorno».

CAMBIA IL SUO FUTURO SENZA EUROPA – «Io sono allenatore della Juventus e rimarrò allenatore della Juventus a meno che non mi mandano via, questo è un altro discorso. In certi momenti dobbiamo essere responsabili di dove siamo e di cosa facciamo. Nei momenti di difficoltà dobbiamo essere bravi, uomini e assumersi le responsabilità quando le cose non vanno bene. Quando le cose vanno bene tutti siamo bravi, quando ci sono i momenti di difficoltà è più stimolante per quanto mi riguarda, e deve riguardare tutti. In campionato momentaneamente la classifica dice che siamo a 12 punti dal quarto posto. Domani abbiamo l’Atalanta, che è uno scontro diretto, è una squadra che sta bene e cerchiamo di affrontarla nel modo migliore. Siamo nelle condizioni e stiamo recuperando giocatori, abbiamo anche giocatori giovani. L’altro giorno col Monza han giocato 5 ragazzi che venivano dal settore giovanile della Juventus, significa che negli anni precedenti è stato fatto un ottimo lavoro. Bisogna andare in quella direzione perché il campionato italiano ti dice questo. Basta vedere la proporzione che c’è tra il campionato italiano di fatturato delle 20 squadre e il fatturato delle 20 squadre del campionato inglese. C’è il rapporto di uno a quattro».

SAPEVA DELLA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE – «Io non sono in grado di parlare della gravità della situazione. La cosa certa è che dobbiamo accettare la sentenza di ieri, la società insieme agli avvocati hanno fatto il comunicato, noi nella parte sportiva non ci devono riguardare queste cose. Dovevamo fare il massimo prima della sentenza, dobbiamo farlo ora. Dobbiamo pensare a lavorare, stare molto in silenzio, tenere il profilo basso e fare questa sfida partendo da questi 22 punti. Il dato di fatto è che abbiamo 22 punti. I ragazzi faranno di tutto per ottenere il massimo e magari fare qualcosa di straordinario. Nel calcio non si sa mai».

CAMBIA IL SUO RUOLO CON L’INIBIZIONE DI CHERUBINI – «La responsabilità, quando si è alla Juventus, ognuno di noi ce l’ha a seconda del ruolo. Sono molto dispiaciuto a livello personale per Cherubini, Agnelli, Arrivabene, Nedved e Garimberti, che anche lui è stato squalificato. Oltre all’aspetto professionale c’è l’aspetto umano che va al di là di questo».

HA MAI PENSATO ‘CE L’HANNO CON NOI PERCHÈ SIAMO LA JUVE’ – «Quando ieri sera mi hanno detto che la richiesta sarebbe stata di 9 punti ho subito fatto il calcolo di quanti punti servivano per arrivare in Champions. Quando mi è arrivata la sentenza ufficiale dei 15 punti ho rifatto un altro calcolo dei punti che servirebbe per entrare in Champions. La media Champions è quella lì, per arrivarci dobbiamo fare una cosa straordinaria».

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