Conferenza stampa Allegri: «C'è troppa euforia in giro»
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Conferenza stampa Allegri: «C’è troppa euforia in giro. Chiesa e Vlahovic ci sono, su Berardi…» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Sassuolo Juve, sfida valida per la quinta giornata di Serie A 2023/24

(inviato all’Allianz Stadium) – Altra trasferta per la Juve di Massimiliano Allegri, reduce da due vittorie consecutive contro Empoli e Lazio e impegnata domani al Mapei Stadium contro il Sassuolo.

Nel giorno di vigilia, venerdì 22 settembre, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 11.00 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


CHE ATTEGGIAMENTO VORRA’ VEDERE DOMANI – «In questo momento bisogna alzare le antenne, c’è troppa euforia in giro. Da una parte è bello, dall’altra ci toglie energia e attenzione. Siamo solo alla quinta partita di campionato domani, tra l’altro contro il Sassuolo negli ultimi anni (a parte una volta in cui abbiamo vinto 3-0 con tripletta di Dybala) sono sempre state partite combattute. Loro vengono da una sconfitta, pesante a Frosinone dopo che erano passati in vantaggio, troveremo domani un ambiente e una squadra tosta con voglia di grande rivalsa. Per fare risultato domani dobbiamo fare una partita di grande attenzione, fisicità, tecnica. Venire via domani da Sassuolo con un risultato sarebbe molto importante».

CHIESA E VLAHOVIC – «Hanno saltato un giorno dove han fatto differenziato, perché Vlahovic aveva un po’ di mal di schiena e Chiesa il flessore un po’ affaticato, aveva lavorato martedì e mercoledì aveva saltato, ma sono entrambi a completa disposizione».

ROTAZIONI COL SASSUOLO – «Martedì abbiamo una partita a distanza di tre giorni, quest’anno capiterà solo nell’infrasettimanale e quando avremo la Coppa Italia, ma prima pensiamo alla partita di domani e poi a quella di martedì dove ci saranno rotazioni. Per domani valuterò le condizioni di Chiesa e Vlahovic ma stanno tutti bene. Milik e Kean stanno molto bene, Yildiz domani andrà a giocare in Next Gen mentre Huijsen d’ora in avanti sarà in pianta stabile con noi visto che Alex Sandro starà fuori per un po’ di tempo».

VANTAGGI SENZA COPPE – «Non so quale sarà il vantaggio o lo svantaggio, dipende dai punti di vista. Noi dobbiamo pensare che l’anno prossimo la Juve dovrà giocare in Champions, perché sarà un valore aggiunto a livello tecnico ed economico per la società. Su questo ci dobbiamo impegnare. Non sarà semplice entrare nelle prime 4, perché Inter, Milan e Napoli sono al di sopra delle altre. Sarà molto difficile. Dobbiamo fare un passo alla volta, avere equilibrio. Non dobbiamo avere sbalzi di umore sia quando vinciamo sia quando arriverà il momento di pareggi o sconfitte, rimanere in equilibrio, perché l’obiettivo finale è il 26 maggio».

STRADA GIUSTA SE…- «Sarà giusta se arriveremo in fondo e avremo ottenuto l’obiettivo. Se non arriveremo tra le prime 4 non avremo fatto un ottimo lavoro. Poi che la squadra ha meno esperienza di altre, che dobbiamo lavorare per migliorare, che abbiamo il tempo di farlo in settimana, è un altro discorso. Ci saranno momenti in cui ci saranno partite meno belle in cui dovremo fare risultato comunque. Ci sono partite più equilibrate, dove i dettagli faranno la differenza, e su questo dovremo essere molto bravi».

NUOVA IDEA DI GIOCO – «È una questione di conformazione della rosa. Avremo perso in esperienza quest’anno ma avremo acquistato in entusiasmo, dinamismo, di tutti i giocatori. Dobbiamo essere contenti, lavorare, sapere che dovremo correre più degli altri, dovremo andare molto forte. Dovremo andare a cercare quei risultati che possano far sì che la squadra possa crescere in autostima e consolidarsi nelle prime 4 posizioni. Ecco perché questa euforia, questo entusiasmo va tenuto a bada altrimenti ci faremo del male. Dobbiamo stare molto calmi. Pensiamo alla partita di domani, che è complicata e difficile e va affrontata nel migliore dei modi. La troppa positività delle cose abbassa l’energia e su questo dobbiamo lavorarci».

MIRETTI E FAGIOLI HAN PIU’ RESPONSABILITA’ – «La responsabilità è di tutti, giovani e non giovani. Quando si gioca alla Juventus bisogna crescere più in fretta. È una cosa fisiologica: bisogna aspettarci degli errori di inesperienza da parte dei più giovani, ma il gruppo di più esperti bilancia la cosa. Miretti, Fagioli, Cambiaso anche se è nuovo, Iling, Gatti che lo scorso anno era al primo anno alla Juventus stanno crescendo, bisogna crescere piano piano. Dobbiamo avere l’obiettivo finale ben chiaro, attraverso le prestazioni, questa è una fase di crescita».

MAGNANELLI – «È molto bravo, l’ho avuto a Sassuolo. Sono molto contento dello staff, tra chi è con me da 18 anni e chi è passato con me come Paolo Bianco, Padoin inserito due anni fa. Mi piace scegliere quelli molto bravi, sono ragazzi giovani che hanno la possibilità di lavorare alla Juventus per poi intraprendere la carriera da allenatore un domani come ha deciso Paolo Bianco. Io sono molto contento, per me sarebbe un orgoglio sapere che chi ha lavorato con me possa fare carriera da allenatore. Sono molto contento di tutti, di chi lavora con me alla Continassa, ci sono i preparatori, i match-analyst, c’è un buon gruppo di lavoro e c’è un buono spirito. Non bisogna pensare però che le 4 partite giocate abbiano già risolto tutti i problemi perché gli obiettivi si raggiungono a fine stagione. Bisogna tornare alla normalità, che fa parte del DNA della Juventus ossia vincere più partite possibili per raggiungere l’obiettivo. Domani ne abbiamo una, poi va messa da parte perché martedì ne abbiamo un’altra».

UNA NOTTE IN VETTA ALLA CLASSIFICA – «È uno stimolo. Noi dobbiamo desiderare il fatto di entrare tra le prime 4, il fatto di vincere domani. Le cose vanno desiderate, quelle desiderate danno uno stimolo in più. La partita di domani ci consentirebbe di prendere tre punti, un punto, per avvicinarci alla quota Champions. Bisogna fare un passo alla volta. I campionati non si vincono e non si perdono in una partita. Ne mancano ancora 34, ci vuole molta pazienza, dobbiamo pensare a lavorare bene».

FAGIOLI DAVANTI ALLA DIFESA – «Può giocare davanti alla difesa, va provato e riprovato, ha i piedi e la tecnica per giocare davanti alla difesa. Come dissi nel lontano 2017, quando giocò la prima partita in tournée negli Stati Uniti contro il Real Madrid, lui è sempre stato una mezz’ala di regia ma negli anni può diventare uno davanti alla difesa».

COSA HA PORTATO MAGNANELLI – «È andato a sostituire Paolo Bianco, ci dà una mano sul campo insieme a Padoin. Ognuno ha le sue mansioni ma tutti portano il loro lavoro nella preparazione alla partita».

SQUADRA NON PRONTA PER UN CAMPIONATO AL VERTICE – «No, non ho detto assolutamente questo. La forza di una squadra, di una società, è quella di avere equilibrio. I risultati si ottengono con l’equilibrio, dove regna l’equilibrio è più facile ottenere i risultati. Un risultato, una vittoria, non ci deve spostare. Siamo alla quarta partita, domani avremo la quinta. Non è che crolla tutto al primo pareggio o alla prima sconfitta, bisogna continuare a lavorare. Ci sono squadre più attrezzate della Juventus e noi dobbiamo combattere contro queste squadre con entusiasmo, voglia, determinazione, venendo tutti i giorni al campo cercando di migliorare. In fondo all’anno, se saremo tra le prime 4, poi dopo lo vedremo. E lì vedremo quanto sarà cresciuta la squadra. Una cosa è certa, per come è strutturata la squadra, avrà sicuramente un futuro. Ci sono tanti italiani dentro, giocatori giovani, il più anziano è Danilo con 32/33 anni, ha un futuro. Questo è già un risultato importante. Se quest’anno dovessimo arrivare nelle prime 4, la Juventus avrebbe fatto un cambio generazionale ciclico normale dopo 9 Scudetti, due finali di Champions, 5 Coppe Italia, 3/4 Supercoppe. Da quando sono tornato io sono rimasti 7 giocatori. Momentaneamente la Juve non è mai stata fuori dalla Champions, perché l’anno scorso la Juventus è arrivata terza. Quest’anno sono partiti giocatori di tecnica ed esperienza, Bonucci, Di Maria, Paredes, Cuadrado, poi con Pogba che ha questa situazione. La squadra ha futuro, l’anno prossimo porteremo più introiti alla società nel caso in cui dovessimo tornare in Champions. La società Juventus ha una rosa che per i prossimi anni potrà togliersi delle soddisfazioni. Però quest’anno è molto importante, a me piace stare coi piedi per terra e non volare in alto».

HA CHIESTO BERARDI IN ESTATE – «No assolutamente. Quest’estate ci sono state varie trattative, alla fine abbiamo deciso di rimanere con questo gruppo di giocatori. Speriamo che domani Berardi non ripeta le prestazioni che fa di solito con la Juventus, bisognerà essere molto bravi domani a limitarlo».

VISITA SPALLETTI ALLA CONTINASSA – «La visita di Spalletti ha fatto molto piacere, noi siamo a disposizione per mettere i giocatori che il ct convocherà nelle migliori condizioni. Noi come Juventus cerchiamo di dare più giocatori possibili alla Nazionale. Ora ci sono Chiesa e Locatelli nell’ultima convocazione, ma ce ne sono altri che possono farne parte. Noi ci impegniamo a dare tanti giocatori alla Nazionale, che è un patrimonio del calcio italiano».

MCKENNIE – «Sta bene, ha preso un colpo l’altro giorno ma sta bene. Weah è un buon cambio, si sta inserendo bene. È arrivato da tre mesi nel campionato italiano, quindi deve conoscere ma sono molto contento del ragazzo».

SPORT INTRODOTTO NELLA COSTITUZIONE – «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva. Io faccio parte da diversi anni da allenatore alleato di Sport e Salute perché i ragazzi giovani vanno educati nell’alimentazione, nel fare sport. I dati che ci sono in Italia, rispetto a quelli che erano tanti anni fa, sono notevolmente cambiati. C’è molta più obesità tra i ragazzini, vanno stimolati a fare sport. Lo sport ti dà regole e disciplina. Sono molto contento di questa introduzione, perché aiuterà ad andare nelle scuole e aiutare le nuove generazioni che saranno il futuro dell’Italia».

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