Allegri: «Mancano cinque vittorie per lo scudetto» - VIDEO
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Allegri: «Mancano cinque vittorie per lo scudetto» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: il tecnico livornese parla alla vigilia della sfida contro il Genoa. Le dichiarazioni in avvicinamento al Champions

Euforia Champions probabilmente non ancora del tutto smaltita, ma necessità di tornare a pensare al campionato. La Juventus affronta il Genoa di Cesare Prandelli nel lunch match domenicale.

Massimiliano Allegri parla in conferenza alla vigilia del match: tanti spunti, indicazioni di formazione in vista della gara di Marassi che i bianconeri affronteranno dall’alto dei 18 punti di vantaggio sul Napoli secondo.

MOMENTO – «In questo momento deve regnare l’equilibrio, come sempre. Ogni tanto si va all’eccesso da una parte e dall’altra. La Juve ha fatto qualcosa di straordinario ribaltando l’Atletico. L’entusiasmo è il segnale più bello. Ma dopo le celebrazioni bisogna rituffarsi sul campionato prima del quarto di finale».

SQUALIFICA CR7 – «Assolutamente no. Penso che martedì che tra quelli in campo e quelli sugli spalti ognuno abbia esultato in maniera diversa».

RONALDO – «Non convocato? Ha bisogno di recuperare. Deve fare due partite in Nazionale e ha bisogno di recuperare, chiamarlo sarebbe stato troppo rischioso».

SCUDETTO – «Ci mancano ancora cinque vittorie. Domani è una partita in cui giochiamo alle 12.30 in casa loro. Ci servono tre punti, all’andata ne abbiamo lasciati due. Bisogna fare una partita giusta sull’entusiasmo della Champions. Serve equilibrio. Non eravamo scarsi prima, e non siamo in finale di Champions ora. Serve fare un passo alla volta. In casa il Genoa ha perso solo tre volte, e subisce la metà dei gol di quelli che prende in trasferta. Stiamo bene e abbiamo 5-6 giocatori freschi pronti a giocare».

SOCIAL – «Non ci torno assolutamente. Sono uscito perché volevo semplicemente uscire. La semplicità e la normalità sono due caratteristiche importanti».

ATLETICO – «Non è stata la partita della mia carriera, a parte quel colpo di tacco che ho fatt. La cosa che mi fa piacere e aver visto le persone emozionate da quella serata. Ora dobbiamo mantenere il profilo basso e allenarci per bene. Io ho solo messo undici giocatori in campo. L’obiettivo era non farli tirare un calcio d’angolo e in quello i ragazzi sono stati molto bravi. Non era facile. I ragazzi sono stati lucidi. Anche chi è entrato dopo ha fatto molto bene».

DYBALA – «Ha iniziato a fare le cose bene, può essere il nuovo acquisto per i prossimi tre messi».

SORTEGGIO – «Questa formula mi piace. Facile o difficile? L’Ajax è una squadra veloce con ragazzi di grande qualità. In casa loro sono molto bravi, come con l’Atletico saranno due partite differenti. Lì bisognerà creare le basi per passare il turno. Dobbiamo concentrarci su quello che va fatto, senza saltare le tappe. Ci vuole calma: 5 giorni fa eravamo fuori dalla Champions, ora siamo in finale. Bisogna vivere le cose con serenità».

PERIN – «Domani gioca».

MANDZUKIC – «Non è affaticato, ha preso una botta. Martedì l’ho tolto nel momento in cui stava facendo meglio. Avere uno come lui in area è fondamentale perché ti tiene occupati due centrali. Lui si è sacrificato lavorando sulla linea dei difensori. Domani o gioca lui o gioca Kean. Se no Kean sarà un cambio importante».

INFORTUNATI – «Cuadrado pensavo peggio, l’ho visto tornare a muoversi meglio del solito. De Sciglio sarà a disposizione con l’Empoli. Mercoledì Douglas Costa farà un esame e lì capiremmo se riuscirà a tornare per l’andata dei quarti. Barzagli da valutare, Khedira dobbiamo capire in che condizione è».

TATTICA – «È questione di caratteristiche. La differenza è che a destra De Sciglio è meno offensivo di Cancelo, Dybala non ha le stesse caratteristiche di Bernardeschi mentre Emre ha più fisicità di Bentancur. Ho cambiato solo i protagonisti, il modo di giocare doveva essere lo stesso. A Madrid ci siamo riusciti un po’ meglio».

GIOVANI – «Nicolussi ha già debuttato con l’Udinese. Kean è un 2000 è ha già debuttato l’anno scorso. Tra i ragazzi giovani Nicolussi è quello un po’ più pronto. Poi ci sono altri 2000e 2001 che fisicamente sono meno pronti ma stanno con noi, si allenano e migliorano».

SCELTA RONALDO  – «Non devo convincerlo. All’interno di una squadra l’allenatore non è un dittatore. Parla, si confronta, soprattutto con i senatori. Ronaldo ha giocato più partite in campionato rispetto all’anno scorso, ma l’anno scorso aveva la nazionale, ieri abbiamo parlato insieme, gli ho detto la mia idea su come gestirlo da qui ai quarti di Champions e lui era d’accordo. Non mi chiedete quali altre salterà perché non ve lo dico. Devo fare lo stesso con Chiellini poi ogni annata è diversa dalle altre. Ora c’è bisogno di gente fresca dal punto di vista fisico e mentale. Quando la squadra è pronta a giocare è più facile per l’allenatore».

AGNELLI – «Un pregio che ha il presidente è che quando diciamo una cosa è quella. Dopo la partita eravamo tutti felici negli spogliatoi. Credo che sia stata una bellissima serata da ricordare. Ora però dobbiamo andare avanti perché altrimenti non abbiamo fatto niente».

FORMAZIONE – «Probabile che domani stia fuori Matuidi, molto probabilmente Chiellini riposerà. Ronaldo? Martedì dopo l’esultanza dei 40.000 allo stadio andrebbero squalificati tutti. Non la vedo come una cosa strana ma solo come un’esultanza. Non temiamo la squalifica».

FUTURO – «Io le emozioni le vivo lì per lì, poi devo staccare. Dobbiamo subito giocare altre partite, meno male. Il mio futuro non dipendeva dal passaggio del turno né dall’eliminazione. Parleremo con il presidente, Paratici e Nedved a fine stagione. Abbiamo ripreso il cammino in Champions, godiamoci questa cosa».

GENOA – «Abbiamo ancora tre partite di campionato, concentriamoci su queste e sui punti necessari che ci servirebbero per arrivare alla quota scudetto».

DE LIGT – «Dicono tutti che uno dei giovani più forti al mondo. Avremo l’occasione di vederlo dal vivo».

EMISSARI AJAX – «Non c’è alcuna partita a scacchi, se vengono si vedranno Genoa-Juventus».

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