Conferenza stampa Tudor, sfogo dell’allenatore! Come ha reagito la dirigenza alle sue parole pre Real Madrid Juve. Svelato il retroscena

Conferenza stampa Tudor, sfogo del tecnico pre Real Madrid Juve! Come ha reagito la dirigenza alle sue parole. Ecco il retroscena

Uno sfogo inatteso, un’analisi che spiazza. La conferenza stampa di Igor Tudor alla vigilia di Real Madrid-Juve rischia di lasciare un segno profondo. Di fronte alla dirigenza al completo, seduta in prima fila, il tecnico croato ha offerto una disamina del momento difficile della squadra che ha sorpreso tutti, tornando sugli episodi arbitrali e sul calendario.

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Lo sfogo di Tudor: “Senza errori saremmo primi”

Accompagnato dal centrocampista Khéphren Thuram, Tudor ha ribadito concetti già espressi, ma con una forza inusuale. Ha parlato di un «calendario pazzo», con un ciclo terribile di partite ravvicinate contro avversari di altissimo livello. Poi, l’affondo sui risultati: «Alla Juve un pari porta frustrazione», ha ammesso, prima di rivendicare le buone prestazioni contro Inter e Atalanta e recriminare per gli episodi di Verona («nessuno mi dà un rigore e l’espulsione»). La conclusione è stata clamorosa: «Senza gli errori di Verona e con un altro sorteggio saremmo stati primi. È così e non ci sono scuse».

Dirigenza spiazzata, tifosi divisi

Presenti in sala stampa, ad assistere alle parole del loro allenatore, c’erano il DG Damien Comolli, il DT Francois Modesto e il Director of Football Strategy Giorgio Chiellini. Secondo Tuttosport, i dirigenti sarebbero rimasti «stupiti per non dire spiazzati» dalla disamina di Tudor, apparentemente diversa da quanto discusso internamente il giorno prima.

Le parole del tecnico hanno diviso anche i tifosi: alcuni hanno apprezzato la difesa d’ufficio, altri sono rimasti increduli.

Quello di Igor Tudor è apparso come uno sfogo inatteso, arrivato nel momento più delicato, alla vigilia di una partita proibitiva e dopo sei gare senza vittorie. Un’uscita che aggiunge ulteriore pressione su una panchina che già scotta. La Vecchia Signora si prepara alla notte del Bernabéu con un allenatore che ha deciso di giocare a carte scoperte, assumendosi i rischi di una comunicazione diretta e senza filtri.

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