Di Maria: «Continuerò con l'Argentina, mi ha convinto Paredes»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Di Maria: «Continuerò con l’Argentina, mi ha convinto Paredes»

Pubblicato

su

Di Maria: «Continuerò con l’Argentina, mi ha convinto Paredes». L’intervista del fuoriclasse bianconero sul Mondiale e non solo

Di Maria ha concesso un’intervista a  Diario Olé sulla vittoria del Mondiale con l’Argentina e no non solo. Queste le parole del fuoriclasse bianconero.

MAGLIETTE ARGENTINE OVUNQUE – «Me lo dicono i parenti, lo vedo con i miei amici, nelle persone a me vicine. Lo vedo anche alla Juve, quando giochiamo ci sono sempre magliette e bandiere argentine. E questo ci rende molto felici perché mostra ciò che abbiamo raggiunto e ci rendiamo conto di ciò che abbiamo ottenuto anche nelle persone».

PENSIERI SUL MONDIALE – «Sempre, sempre i ricordi. Era quello che volevamo di più, quello che volevamo ottenere di più. È impossibile dimenticare. Gli anni passeranno, lo vedo nei giocatori che ora hanno 50 e 60 anni e che hanno vinto la Coppa del Mondo, e continuano a parlare dei problemi e continuano a ricordare ogni momento vissuto. È impossibile dimenticare. È ovvio che uno ha già la testa puntata sulla società, sugli obiettivi, ma il Mondiale ci sarà sempre».

SOGNO REALIZZATO – «Molto di più, la verità è molto di più. È qualcosa di unico, diciamo. Onestamente, tutto ciò che è successo dopo aver alzato la Coppa non lo immaginavamo. Immaginavo alzare la Coppa, baciarla, ma non quello che abbiamo vissuto quando siamo arrivati ​​in Argentina  il giorno dopo con la gente. Non potendo raggiungere l’Obelisco, penso che abbia superato tutto ciò che avrei potuto sognare un giorno».

LE CRITICHE – «Quello che mi ha ferito di più è stata quella critica che ha finito per ferirmi. Quello che non ci ha dato per essere nella Selecion. Ad esempio per me, personalmente, che ho segnato in finale, che non ero mai lì per le finali, che mi è sempre successo qualcosa. Alla fine Dio mi ha dato quella rivincita e dopo tre finali in cui non potevo essere al 100% (Mondiali 2014 e Copa América 2015 e 2016), e nelle successive tre (Copa América 2021, Finalissima 2022 e Mondiali 2022) ho è stato in grado di essere al 100% e dimostrare che non era davvero quello che mi stava succedendo. Ma erano cose della vita come dici tu. Infortuni che dovevano capitarmi per qualcosa e ora non mi sono capitati e alla fine è andata così. Quelle critiche sono quelle che fanno più male. Non solo uno, perché continuo a suonare lo stesso, sono in Europa, ma per chi è in Argentina ascolta sempre la stessa cosa, fa troppo male. Ed è per questo che a volte uno dice basta, me ne vado, ma sono quelli che mi hanno sempre detto di no».

GOL IN FINALE – «Preferisco la Coppa del Mondo perché è la Coppa del Mondo».

SOSTITUZIONE IN FINALE – «Mi stava cadendo il mondo addosso. Ma avevo segnato un gol. E in ogni finale in cui ho segno un gol non ho mai perso, quindi ho pensato ‘non possiamo perdere’. Avevo solo questo in mente».

IL RIGORE DI MONTEL – «In quel momento, quello che mi è passato per la mente è stato ringraziare Dio per avermi permesso di vincere la Coppa del Mondo. Ho vinto tanto e questo era quello che desideravo di più. Più della Copa América».

SOULE – «Penso che la Seleccion abbia una generazione futura incredibile. I ragazzi che hanno vinto questo Mondiale sono giovani, sanno cos’è la maglia dell’Argentina. Hanno rappresentato la Nazionale come devono rappresentarla e se guardi tra i giovani ci sono giocatori come Mati Soulé o Garnacho. Ci sono giocatori che sono da molti anni in Nazionale e sono impressionanti».

ANCORA IN NAZIONALE – «Nel mio caso, siamo per un po’ di più. Non so quanto, vediamo. È quello di cui abbiamo parlato prima, andiamo anno per anno e vediamo come stanno andando le cose, come mi sento. Questi guachos mi hanno convinto e mi hanno riempito la testa. Paredes punta su di me, sempre eh, mi hanno convinto a continuare e dopo il Mondiale la voglia di continuare era evidente. Ci sarò finché non sentirò di non poter dare più il mio contributo alla Nazionale o sarà il mister a dirmelo. Ora mi sento bene, mi sento a un ottimo livello.Togliendo Leo siamo tutti uguali e chi deve giocare gioca».

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.