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Donadel non si fida della Juventus Next Gen: «Non guardiamo gli 0 punti, è una delle più forti del girone»
Marco Donadel, allenatore dell’Ancona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Juventus Next Gen
In conferenza stampa alla vigilia di Ancona Juventus Next Gen, il tecnico Marco Donadel ha parlato così.
JUVENTUS NEXT GEN – «E’ l’inizio della stagione, il rischio più grande è quello di dire che questa squadra ha zero punti. Ha grandissime qualità tecniche, è una delle squadre più forti del girone. Dobbiamo preparare la partita come facciamo sempre, cercando di migliorare tutte le cose che abbiamo fatto, migliorando l’aspetto mentale provando di limitare i loro punti di forza».
PARTITA DI CESENA – «Il secondo tempo? Ne abbiamo parlato, certo. Sicuramente è stato brutto da vedere, commentarlo ti fa anche soffrire. Non deve più succedere, si rischia di perdere le certezze. Ci siamo guardati negli occhi, dobbiamo lottare dal primo all’ultimo minuto. E’ la base anche per tutto l’affetto ricevuto, i nostri tifosi sono stati straordinari. Io sotto pressione? E’ un mestiere di pressione, forse la parte più bella e affascinante. Ho in mente come deve essere fatto il nostro percorso. Ci sono momenti positivi e negativi è normale, fa parte della crescita della squadra. I dubbi, quando si perde, vengono fuori anche più forti e vieni preso di mira. E’ normale che certe situazioni vanno di pari passo con i risultati. Cerco sempre di dare serenità, abbiamo lavorato su questo anche durante l’estate, quando abbiamo preso sotto gamba qualche partita, da lì si cerca di creare un’identità e tutti questi discorsi fatti in due mesi ti portano a rientrare nei ranghi quando ci sono debacle come quelle di martedì scorso».
TIFOSI – «La vera carica a fine partita è arrivata dai tifosi, io ero abbastanza distrutto dal punto di vista emotivo. Ho visto i ragazzi andare sotto la curva, i nostri tifosi hanno cantato per tutta la partita. Lo hanno fatto con cori fortissimi, tanto da non sentire i loro supporter. I giocatori mi hanno detto che hanno avvertito moltissimo affetto e trasformato la delusione in voglia di riscatto».