Elkann, quanti dubbi sulla Juve: si valuta partnership con un fondo

Elkann, quanti dubbi sulla Juve: si valuta partnership con un fondo. Il club bianconero non funzionale all’immagine della holding

Secondo il Corriere dello Sport John Elkann starebbe facendo importanti valutazioni sulla Juventus, valutazioni che alimentano dubbi. Bisogna mettere sul piatto la girandola di gossip non funzionale all’immagine della holding anche perché Juventus può diventare una piccola crepa: il caso spiacevole di una partecipata con profondi problemi gestionali e risultati non all’altezza del gruppo.

Dal 2010 al 2019, finché il titolo cresceva fino a moltiplicare il valore dell’azienda, dai 75 a 1700 milioni, vincendo pure scudetti in serie senza chiedere soldi agli azionisti (raro esempio di vittorie e sostenibilità) anche i freddi custodi della finanza accettavano il patto col diavolo del tifo. Juventus era un buon investimento, non solo la squadra di famiglia.

Ora vengono al pettine i nodi di una gestione penalizzata dalla hybris, la superbia dei potenti, ma anche da errori indiscutibili che il Covid ha reso vistosi. C’è da ridimensionare, riequilibrare, razionalizzare. Portare in equilibrio i conti, dimostrare anche al mercato che il business può tornare sano. Ora può tornare utile la partnership con un fondo a cui cedere anche quote rilevanti importando competenze gestionali e spingendo i ricavi internazionali.