Guidi: «Lukaku, Vlahovic, Bonucci: a che punto è il mercato»
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Calciomercato Juve

Guidi (Gazzetta): «Lukaku, Vlahovic, Pogba e Bonucci: cosa succede nel mercato della Juve» – ESCLUSIVA

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Marco Guidi, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto sul mercato bianconero in esclusiva a Juventusnews24

In esclusiva per Juventusnews24 ha parlato Marco Guidi, giornalista della Gazzetta dello Sport che ha fatto il punto della situazione sul calciomercato bianconero. L’intrigo Lukaku-Vlahovic, Bonucci fuori rosa e non solo: ecco che cosa ci ha detto.

Qual è la situazione attuale di Romelu Lukaku?

«E’ un vero e proprio intrigo: da una parte è vero che la Juve sta seriamente pensando a lui da parecchio tempo, i contatti con il Chelsea sono datati, anche se prima tutti pensavano che il belga desse priorità all’Inter. In realtà è una situazione ingarbugliata, ma la Juve comunque è legata da quello che succederà a Vlahovic. Nel senso, se a Torino si ha una vera offerta sul piatto ora il discorso Lukaku regge, altrimenti se non si chiude in poco tempo anche la possibilità di arrivare a lui si fa più difficile. Lukaku non arriverà mai se non sarà prima uscito Vlahovic. Questo in ottica Juve può essere un problema, ma a questo punto credo che per il serbo abbia già qualcosa in mano».

Come mai questo cambio di rotta? Qualche tempo fa si parlava di politica di giovani.

«Se mi dici di lasciare andare un classe 2000 per un 30enne io ti direi di no. Io non lascio un 23enne, comunque molto forte, che può diventare un top per un 30enne che ha un ingaggio anche superiore. Lukaku costerebbe comunque di più, a meno che l’offerta per Vlahovic non sia un qualcosa di incredibile. Progetto giovani ma non solo, perchè comunque alla Juve serve un contenimento nei costi, ma quello è un discorso che va fatto alla fine. Mi spiego: Lukaku può costare di più al lordo, ma i conti si fanno in maniera globale. La Juve si è liberata degli ingaggi di Di Maria e Paredes, può liberarsi di altri ingaggi importanti come quelli dei giocatori fuori rosa ed è possibile, a quel punto, che possa fare uno sforzo per Lukaku».

Lukaku è un nome fatto da Allegri?

«Lo ha individuato lui. Lo stesso Allegri dà la risposta su chi tra Vlahovic e Lukaku si troverebbe meglio con lui. Questo non vuol dire che ha scaricato Vlahovic, ma se il tecnico ti dà un preciso nome e non ti dice che vuole tenere il serbo a tutti i costi allora la scelta lui l’ha fatta. Poi se ragioniamo sull’oggi si può essere d’accordo che il belga sia più adatto, ma se discutiamo sul futuro l’ex viola ha tanto davanti. C’è da dire però che Lukaku, per il gioco espresso dalla Juve negli ultimi due anni, forse è più capace di avere un impatto fisico e di fare reparto da solo rispetto all’attuale numero 9».

E’ possibile vada via anche Chiesa a questo punto?

«Io credo la Juve sia pronta e preparata a uno scenario in cui escono sia Vlahovic che Chiesa. E’ un’evenienza a cui si va incontro, a un certo prezzo sicuramente si farebbero delle riflessioni anche sull’esterno».

Quale futuro invece per Pogba?

«Se Pogba lasciasse alla Juve non si strapperebbero i capelli. Pogba ha un costo pesante e non garantisce condizioni fisiche al 100% ottimali. Ha giocato pochissimo negli ultimi due anni, ha già 30 anni e ci sono incognite sul suo recupero. Di fatto, per l’ingaggio percepito, la sua partenza non sarebbe partenza vista come un disastro. Certo è che in Arabia vogliono garanzie fisiche sul francese, che sarebbe sì un nome altisonante, ma se non giocasse poi…».

Il sostituto di Pogba potrebbe essere Kessié?

«Piace da sempre anche a Giuntoli, è un nome che mette d’accordo il dt con Allegri. Mentre magari Lukaku può essere un nome più spinto dall’allenatore, Kessiè li mette d’accordo tutti e due. Poi c’è da vedere, perchè al momento il Barcellona non apre al prestito, mente la Juve vorrebbe fare un’operazione su quelle basi. Allo stesso tempo Kessié, nella sua testa, o rimane al Barcellona o va in Premier, ma in Inghilterra non ha offerte. Faccio un esempio: se il 25 di agosto sarà ancora in Catalogna e al Barcellona decidessero che lo vogliono vendere assolutamente, allora la Juve avrebbe le sue carte da giocarsi per il prestito».

Cosa è successo con Bonucci?

«Io credo sia stato fatto un errore a monte, cioè non aver messo le cose in chiaro a fine stagione scorsa, anche se non c’era Giuntoli. Manna è molto bravo ma è anche giovane, difficilmente poteva dire a Bonucci da solo che era fuori dal progetto, avrebbe potuto dare maggior fastidio al capitano bianconero. Però questi mesi di buco prima dell’incontro dell’altro giorno hanno crato più choc allo stesso giocatore quando ha saputo che non avrebbe fatto parte del progetto. A livello comunicativo poteva essere gestita meglio, ma la Juve ha il diritto di prendere decisioni forti. Magari se Giuntoli fosse arrivato in anticipo non saremmo arrivati alla situazione attuale».

Rimanendo sui fuori rosa, a che punto siamo con le cessioni di Arthur, Zakaria e McKennie?

«Arthur è al momento il più vicino alla cessione in prestito alla Fiorentina, sono in fase avanzata i colloqui. Ci sono però ancora in ballo discussioni sull’ingaggio che è molto alto. Serve che la Juve collabori pagandone una parte e che il giocatore magari rinunci a qualcosa. La Fiorentina ovviamente vuole tutelarsi. Per Zakaria non c’è invece una situazione particolare col West Ham. Interessa ma non è un affare fatto. Per l’americano sono stati fatti sondaggi ma nulla di particolare».

La Juve sarà esclusa dalle coppe europee?

«Credo la prossima settimana verremo a sapere la sentenza della UEFA sulla Juve. E’ probabile che ci sarà l’esclusione dalla Conference e che il club, a quel punto, non farà ricorso, perchè poi rischierebbe la sanzione vada a ricadere sull’anno dopo».

Si ringrazia Marco Guidi per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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