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Juve, Pirlo può sorridere: contro la Lazio 5 buone notizie

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La Juve può sorridere dopo la vittoria contro la Lazio, e non solo per i 3 punti: per i bianconeri, 5 buone notizie in vista del futuro

Sul campo dello Stadium la Juve vince in rimonta contro la Lazio e sorride: 3 punti, ma anche tante buone notizie per Pirlo, che ora può ben sperare in vista del finale di stagione sul fronte scudetto ma non solo. La squadra, infatti, è ancora in corsa in tutte e tre le competizioni: non solo l’obiettivo del decimo titolo per i bianconeri, ma anche la Coppa Italia (con la finale già conquistata contro l’Atalanta) e la Champions League, con la missione rimonta contro il Porto. La vittoria contro i biancocelesti ha dato al mister 5 buone notizie che gli permettono di sorridere e di affrontare i prossimi impegni con tante nuove consapevolezze.

La Juve vince anche senza Ronaldo

La notizia più eclatante non può che essere la panchina di Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha cominciato tra le riserve e più nel dettaglio ha occupato il posto di fianco a Pinsoglio. Se il terzo portiere è un habitué della panchina, lo è meno CR7, che non sapeva neppure dove sedersi.

Anche senza di lui in campo, però, la Juve ha ottenuto una vittoria importantissima e decisiva. Prestazione maiuscola del collega di reparto Morata, che senza il pluripallone d’oro ha trascinato la squadra con un assist e due gol. Il suo riposo era concordato con Pirlo – come ha spiegato lo stesso tecnico – ma la bella notizia resta ugualmente. Anche senza il suo bomber, la Juve ha conquistato i 3 punti.

Il rientro di Bonucci ma soprattutto Arthur

Due rientri importantissimi per la Juve contro la Lazio. In campo si sono rivisti Bonucci ma soprattutto Arthur. Il primo era alle prese con un problema muscolare non particolarmente preoccupante, anche se il suo rientro è fondamentale, visto soprattutto lo stop di De Ligt.

La notizia ancor più importante per Pirlo riguarda il rientro di Arthur. Alle prese con una calcificazione ossea, il brasiliano era a rischio operazione. Fortunatamente le terapie sembrano aver funzionato, senza necessità di intervenire chirurgicamente. Un rientro che risulta fondamentale in vista del finale di stagione.

La reazione di squadra

Se tante volte in stagione la Juve non è riuscita a reagire dopo il gol subito, ieri sera si è vista una squadra consapevole dei propri mezzi e vogliosa di vincere. A Correa ha risposto Rabiot, ma è nel secondo tempo che la Juve ha cambiato volto.

A trascinare la squadra Morata, autore di due gol in due minuti. Una ripartenza prima e un rigore poi per il 3 a 1 definitivo. Una reazione che fa felice Pirlo e che lo fa sorridere in vista del futuro: i momenti di difficoltà non mancheranno mai ma saper reagire è fondamentale.

Cambi ruolo decisivi e positivi

Fare di necessità virtù. Andrea Pirlo ha preso in parola il noto detto, e lo ha messo in pratica contro la Lazio. Danilo è stato impiegato nel ruolo di mediano, viste le indisponibilità di Bentancur e la condizione non ottimale di Arthur. Grande prestazione del brasiliano in un ruolo inedito.

Un ruolo nuovo anche per Alex Sandro, impiegato da difensore centrale (come contro lo Spezia). Il brasiliano si è adattato subito alla  nuova posizione, sfoderando ottime prestazioni: anche senza Bonucci, Chiellini e De Ligt, la Juve ha retto bene dal punto di vista difensivo.

Chiesa sempre più leader

Ormai non fa più notizia, eppure Federico Chiesa cresce di gara in gara. Un carattere da vero gladiatore e prestazioni sempre al di sopra della media. A trascinare la squadra ci pensa spesso e volentieri il numero 22 bianconero. Gioca alla Juve da soli 6 mesi, eppure sembra un veterano.

Gol, assist, grandi prestazioni ma soprattutto il carattere di chi non molla davvero mai. Anche al termine della gara contro la Lazio, l’esterno ha spronato la squadra: «Daremo battaglia fino alla fine. Il pari di Verona ci stava stretto, si parlava di dettagli e oggi abbiamo fatto una grande prestazione, soprattutto in fase difensiva. Eravamo determinati. La Lazio è una grande squadra che lotta sempre per il quarto posto, era una gara determinante ma da qui alla fine lo sono tutte se vogliamo vincere lo scudetto».

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