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Juve-Uefa, addio Agnelli non basta: Ceferin si aspetta un’altra cosa

Juve-Uefa, addio Agnelli non basta: Ceferin si aspetta un’altra cosa. Da Nyon hanno il coltello dalla parte del manico
Come scrive La Gazzetta dello Sport la Uefa resta vigile sulle vicende processuali che riguardano la Juventus. Di attendono le sentenze, dalla giustizia sportiva a quella ordinaria (il 27 marzo l’udienza preliminare d’inchiesta Prisma).
I rapporti tra l’Uefa e il club bianconero hanno raggiunto i minimi storici nell’ultimo anno e mezzo a causa della Superlega, di cui l’ex presidente Andrea Agnelli è il promotore assieme a Florentino Perez (Real Madrid) e Joan Laporta (Barcellona). La rivoluzione dirigenziale, con l’addio di Agnelli e l’inizio dell’era Ferrero, è stata ben vista a Nyon. Ma l’Uefa lo considera soltanto un primo passo. Quello più importante e decisivo per ricucire il rapporto resta rompere con il passato: ossia abbandonare il progetto Superlega. Le mediazioni sono al lavoro.
