Juventus tra campo, mercato, infermeria: 5 segnali verso l'Udinese
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Juventus tra campo, mercato e infermeria: i 5 segnali di Allegri verso l’Udinese

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Juventus tra campo, mercato e infermeria: i 5 segnali di Allegri verso l’Udinese, a quattro giorni dall’ultima partita di campionato

Countdown in casa Juventus verso quella che sarà l’ultima vetrina della stagione 2022/23, contro l’Udinese, alla Dacia Arena. L’Europa è consolidata (UEFA poi permettendo), sarà da capire quale palcoscenico: se Europa League o Conference, e i 90 minuti di Udine, uniti alle combinazioni di Roma e Atalanta, chiariranno il destino dei bianconeri. A quattro giorni di distanza dal match contro la formazione di Sottil, le porte della Continassa si sono spalancate per media e tifosi: 5 segnali, per Massimiliano Allegri, in vista del gong finale del campionato.

Colloquio Allegri-dirigenza a bordocampo

Massimiliano Allegri ha cerchiato in rosso una data, quella del 5 giugno, quando la stagione è ormai alle spalle e possono così iniziare le valutazioni e le programmazioni per il futuro. Ma il confronto con la società è quotidiano, lo ha dichiarato lo stesso Max, e la dimostrazione è arrivata anche questa mattina. Il tecnico bianconero si è intrattenuto a lungo a bordocampo, inizialmente in compagnia di Pessotto, Cherubini e del Team Manager Matteo Fabris, poi qualche minuto dopo è arrivato anche il Chief Football Officer Francesco Calvo. Un fitto colloquio, qualche stretta di mano, poi Allegri è tornato a seguire i suoi giocatori passo passo durante la seduta. Sinonimo di vicinanza squadra-dirigenza anche per questo ultimo atto della stagione.

Si rivede Barrenechea: tra campo e futuro

L’ultima partita disputata da Enzo Barrenechea risale al 22 aprile: con la Juventus Next Gen, nel KO per 4-1 con la Virtus Verona. Per trovare l’ultimo gettone con la prima squadra, invece, occorre risalire al 1^ aprile, giorno di Juve Verona. Un problema al tendine ha costretto il centrocampista a rimanere ai box per oltre un mese: la buona notizia per Allegri, ora, è il suo nuovo rientro in gruppo. Barrenechea ha lavorato con la squadra, fin dalla fase di riscaldamento tra corsa e torello. Negli esercizi di possesso palla, il classe 2001 ha vestito i panni del jolly, dirigendo il gioco da una parte e dall’altra con ordine. Piccola curiosità: ha sbagliato davvero pochissimi palloni. Sempre lucido, preciso, efficace. Poi ha osservato da bordocampo la partitella dei compagni, in attesa di una condizione ancora da ritrovare. Ecco, da capire se Enzo tornerà a disposizione di Max per la trasferta di Udine, prendendo quello slot lasciato libero dall’infortunato Fagioli e momentaneamente occupato da Sersanti. In attesa di conoscere quello che sarà il suo futuro: in estate la Juventus valuterà se fargli proseguire “in casa” il suo percorso di crescita, alle spalle dei tanti big come successo quest’anno, oppure garantirgli maggiore minutaggio in prestito.

Miretti in evoluzione: segnali chiari

La casella 0 al fianco dei gol stagionali di Fabio Miretti è in contraddizione con le tante reti segnate dal classe 2003 nelle varie categorie del settore giovanile, così come con le diverse occasioni avute sotto porta dal centrocampista. «Deve imparare a fare gol, ne sta sbagliando troppi e nel DNA ha la capacità di andare a segno» ha ammesso lo stesso Allegri nel dopo partita di Juve Lecce a JTV. Ma l’evoluzione si sta notando. Fabio si è fermato a lungo a lavorare anche dopo la fine dell’allenamento insieme a Di Maria, Kostic, Paredes, Chiesa e Di Maria, provando i tiri in porta dal limite dell’area e dalla lunga distanza. La voglia di affinare le sue skills è tanta, si vede, e lavora quotidianamente per crescere anche sotto questo aspetto. Retroscena: ci è già riuscito. Straordinario il suo gol in partitella: dribbling secco a saltare Paredes, poi sassata col destro sul secondo palo che ha lasciato di sasso Szczesny. Ora, replicarlo in partita.

Due “esperimenti” in partitella

La partitella 10 contro 10 a campo ridotto ha visto questi due schieramenti. Senza pettorina: Pinsoglio; Alex Sandro, Danilo, Rugani, Cuadrado; Rabiot, Miretti, Sersanti; Chiesa, Milik. Con la pettorina: Szczesny; Barbieri, Gatti, Bonucci, Kostic; Iling, Paredes, Locatelli; Kean, Di Maria. Posando la lente d’ingrandimento sui due abiti tattici, si possono notare due ‘piccoli’ esperimenti, seppur traslati a semplici prove d’allenamento. Filip Kostic schierato basso a sinistra, Samuel Iling-Junior mezz’ala di centrocampo. Nota a margine: l’inglese, da quella posizione, è andato in gol con un terrificante destro ad incrociare. Lo stesso Allegri, nel corso della stagione, aveva parlato anche di queste due possibili soluzioni tattiche per i due giocatori, intravedendo comunque qualche possibilità per il cambio ruolo. Su Kostic terzino disse «Momentaneamente la vedo difficile. Andrebbe messo lì, fatto lavorare e vedere se ci può giocare. Magari in futuro non si sa mai». Su Iling mezz’ala, invece: «Momentaneamente è vice Kostic, ma lì ci può giocare anche De Sciglio. Ha le qualità anche per fare la mezz’ala ma vedo vederlo, non l’ho ancora provato». Con un occhio al futuro, magari…

Rebus attacco verso Udinese Juve

Chi giocherà in attacco alla Dacia Arena? Qui i dubbi sono diversi, viste anche le condizioni dei vari calciatori. Di Maria e Chiesa stanno bene: potrebbero alternarsi in un tandem offensivo con la punta oppure giocare insieme in un tridente assieme al terminale centrale. Ecco, chi al centro dell’attacco: Vlahovic ha svolto un lavoro personalizzato, ancora acciaccato dopo il sovraccarico tendineo che lo ha costretto allo stop contro il Milan, Kean è uscito anzitempo a causa di un piccolo problema al polpaccio sinistro (nulla di preoccupante), Milik invece scalpita. Il polacco è l’unico pienamente in condizione, è andato in gol in partitella con un tiro preciso sotto l’incrocio, e si candida per un ruolo da protagonista alla Dacia Arena. In attesa di conoscere quello che sarà il suo futuro: la Juventus dovrà valutare se esercitare il diritto di riscatto (da 7 milioni più bonus) dal Marsiglia oppure rispedirlo al mittente. Intanto diversi club monitorano già la situazione: dalla Premier League alla Bundesliga, ma anche dalla Serie A (Lazio su tutti).

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