Langella: «Juve all'esame Cagliari. Scudetto? Non è finita» - ESCLUSIVA
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Langella: «Juve all’esame Cagliari. Scudetto? Non è finita qui» – ESCLUSIVA

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Langella: «Juve all’esame Cagliari: bianconeri superiori, ma Allegri stia attento. Scudetto? Non è finita qui» – ESCLUSIVA

Antonio Langella è intervenuto in esclusiva ai microfoni di JuventusNews24 per presentare il match tra Cagliari e Juventus, in programma per sabato alla Sardegna Arena. Tanti i temi toccati dall’ex attaccante, che ha svelato anche qualche retroscena del passato. Di seguito tutte le sue parole.

Quattro sconfitte consecutive per il Cagliari, ko nel derby d’Italia per la Juventus. Come arrivano le due squadre a questo match?

«Se devo guardare le due squadre quella che arriva meglio a questo punto è la Juve. Anche se ha perso lo scontro diretto con l’Inter, la favorita per vincere lo scudetto, ha fatto una grande partita e forse non meritava neanche la sconfitta. Il Cagliari purtroppo lo vedo messo peggio della Juve: viene da quattro sconfitte, tra cui quella bruttissima di Udine. C’è un po’ di malumore e un po’ di paura per la posizione in classifica. Delle due sicuramente chi arriva peggio alla partita di sabato è il Cagliari».

Che partita si aspetta? Ci attende un match bloccato e magari risolto da un episodio o una giocata di un singolo?

«Sono partite difficilissime da pronosticare, anche se sulla carta la Juve è favorita su tutto chiaramente. Ma quando trovi un ambiente come quello di Cagliari, dove ho avuto la possibilità di giocare, i tifosi so per certo che sosterranno la squadra tutta la partita soprattutto perché c’è bisogno di punti. Non sarà una partita facile per la Juve sicuramente».

In che modo secondo lei Mazzarri proverà a colpire la Juventus?

«Il Cagliari alla fine penso giocherà stando attento a non subire gol e provando a ripartire in contropiede, magari cercando di trovare l’episodio da calcio d’angolo o su punizione. Mazzarri arrivato a questo punto del campionato anche se contro la Juve non può sbagliare: perdere altri punti sarebbe molto preoccupante a questo punto della stagione».

Ribaltando la prospettiva: quali sono i punti deboli del Cagliari? Secondo lei dove Allegri insisterà maggiormente nella speranza di trovare i giusti varchi per colpire?

«Il problema del Cagliari in questo momento penso sia mentale. Quando inizi a perdere quattro o cinque partite e ti ritrovi giù e devi vincere a tutti i costi non è facile. In questo momento è la partita peggiore che potesse giocare. Affrontare la Juve non è mai semplice, soprattuto ora perché è in corsa per la Champions ed è ancora in lotta per il campionato secondo me. La Juve giocherà sui nervi, cercando di far perdere la testa al Cagliari per farlo scoprire e trovare spazi per ripartire e colpire. La Juve, da grande squadra qual è, ha tantissimi giocatori che possono inventare occasioni in qualsiasi momento».

La Juve quindi, a suo modo di vedere, è ancora tra le candidate alla vittoria dello scudetto?

«Sì, la Juve è sempre in corsa tutti gli anni. Ha dimostrato anche quando deve rincorrere di essere comunque sempre lì. Non è molto lontana, e poi ha una grande squadra, molto completa. Secondo me se qualcuno lassù rallenta ancora la Juve se la può giocare fino alla fine senza problemi».

Alla luce di questo, secondo lei chi lo vince questo scudetto?

«In questo momento dico sempre l’Inter perchè, anche se ha rallentato, resta la squadra più completa. E se vince il recupero con il Bologna è sempre lì. Se devo dire una squadra faccio il nome dell’Inter, anche se spero di sbagliarmi. Vorrei lo vincesse il Napoli, perchè sta giocando benissimo: da tifoso napoletano spero lo vincano loro, se lo meriterebbero».

Come vive la città di Cagliari questa partita? Nella settimana che porta alla sfida contro i bianconeri fino al giorno della stessa si respira un’aria diversa rispetto alle altre gare?

«Si respira una aria diversa: è una partita diversa. La Juve è sempre la Juve, una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano ed europeo e in cui giocano tanti campioni. Sono sempre partite bellissime. Io avendoci giocato contro so cosa significa disputare questo tipo di partite e posso dire che sicuramente ci sarà un pubblico che spingerà il Cagliari».

Ci svela qualche retroscena di quel Cagliari-Juve del 2006? Un 1-1 che scatenò molte proteste…

«Ho letto qualcosa in questi giorni, dove sono stato accusato di aver esagerato. Io ho detto solo la verità di quello che ho visto in campo quel giorno, non volevo offendere assolutamente nessuno. Ho solo detto che secondo me, avendo visto la partita, molti episodi dubbi erano stati dati a favore della Juve. Tra questi il rigore, che poteva esserci ma secondo me non era così evidente, oppure l’ultimo gol di Cannavaro, che è stato realizzato a tempo scaduto. Ho detto solo questo. Magari ho offeso qualcuno, ma non era mia intenzione. In quel momento ho visto fischiare un po’ più dalla parte della Juve che dalla nostra, solo questo. Sono passati tanti anni, ma la rivivo sempre in quel modo: secondo me se quel giorno finiva 1-0 non si poteva gridare allo scandalo».

Lei quel giorno giocò contro, tra gli altri, Giorgio Chiellini. È un momento delicato per il difensore della Juventus, chiamato a scegliere se ritirarsi, continuare a giocare altrove o magari farlo ancora in bianconero. Che consiglio si sente di dargli?

«Ho avuto la fortuna di incontrarlo tante volte: dalla Serie B quando era a Livorno fino ad arrivare in Serie A e in Nazionale. Penso che Giorgio sia il classico difensore rognoso, quello che non molla mai, che fa sempre lo scatto in più e che ti sta sempre addosso senza darti la possibilità di ragionare. Come accade per tutti purtroppo si invecchia ma, nonostante tutto, sta giocando ancora ad alti livelli e quando è in campo si vede la sua presenza. Tenuto conto della carriera che ha fatto e di quello che ha dato alla Juve io sono convinto che una volta che deciderà di smettere rimarrà in società e continuerà a stare in quel mondo. Non credo che continuerà a giocare da altre parti».

In ottica mercato si parla di un possibile interessamento di Bellanova da parte della Juventus. Secondo lei è un giocatore pronto a compiere questo salto? Pensa possa essere un buon rinforzo per i bianconeri?

«L’ho sempre visto molto bene. È un giocatore giovane, che ha qualità, fisico e una bella corsa. Non ha paura di saltare l’uomo e cerca di fare in tutti i modi la sua partita. Potrebbe essere un giovane interessante anche in ottica Juve secondo me».

Si ringrazia Antonio Langella per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista

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