LAVAGNA TATTICA - Le difficoltà di Chiesa in Polonia-Italia
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LAVAGNA TATTICA – Le difficoltà di Chiesa in Polonia-Italia

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Chiesa, nuovo giocatore della Juve, è stato tra i peggiori in Polonia-Italia. Ha sbagliato molto tecnicamente

Come è andata la partita

Ieri la Nazionale di Mancini ha giocato una gara a due facce contro la Polonia. Ha creato abbastanza ed è riuscita con facilità ad arrivare nei pressi della porta rivale. Tuttavia, è mancata concretezza e precisione tecnica, con tanti errori in un po’ tutte le zone di campo. Tant’è che, nel post match, Verratti e Mancini se la sono presa con le pessime condizioni del terreno di gioco, che ha sfavorito la qualità del palleggio dell’Italia

Uno dei giocatori più imprecisi è stato senza dubbio Federico Chiesa. Di lui ci si ricorda soprattutto per il gol sbagliato: senza dubbio è stato un errore evidente, però sono state in particolar modo le continue imprecisioni tecniche a caratterizzare in negativo la sua partita. Non è stato certo l’unico a sbagliare molto (anche Jorginho, un calciatore solitamente molto pulito, ha perso tanti palloni), però del reparto avanzato è stato senza dubbio il meno brillante.

Come è stato impiegato

L’Italia è scesa in campo con lo scaglionamento che ormai siamo abituati a conoscere: un 4-1-4-1 in fase difensiva che diventa un 3-2-5 quando gli azzurri gestiscono il possesso. Contro la Polonia, Pellegrini e Barella agivano alle spalle di Belotti, mentre Chiesa ed Emerson Palmieri davano ampiezza. Florenzi restava bloccato, facendo il terzo di difesa. L’ex Fiorentina ha quindi giocato praticamente nello stesso identico modo in cui dovrebbe essere impiegato alla Juve, in una disposizione tattica asimmetrica a seconda della fase di gioco.

Nei piani di Mancini, Chiesa doveva essere una pedina importante per la fase offensiva. Lo scopo era quello di fare tanta densità a sinistra, attirando la Polonia in zona palla, però poi cambiare il gioco a destra su Chiesa, nel tentativo di isolarlo sul lato debole per farli puntare Bereszynski. L’attuale giocatore della Juve era sempre molto alto e defilato, in modo che gli azzurri potessero in ogni momento poter allargare il gioco su di lui. Come detto, Florenzi rimaneva bloccato (era un terzo di difesa), dunque era Chiesa che giocava largo vicino alla linea di fondo.

Un esempio qui. Su una verticalizzazione dal basso, bella sponda di Belotti per Pellegrini: il giocatore della Roma fa un cambio di campo a destra, dove c’è Chiesa alto e largo. Come detto, lo scopo era quello di isolarlo sul lato debole.

L’Italia ha spesso schiacciato la Polonia ed attaccato con tanti uomini. Emerson e Chiesa erano sempre tempestivi ad aggredire la profondità sul secondo palo, con Florenzi che – seppur abbia giocato da terzo di difesa – si è concesso diverse sortite in avanti.

Poca precisione

Purtroppo per Mancini, Chiesa ha però sbagliato molto tecnicamente. Il neo giocatore della Juve ha sbagliato diversi passaggi semplici e controlli di palla, con stop a seguire problematici che facevano perdere parecchi tempi di gioco. Se lo sappiamo che quando riceve da fermo l’ex Fiorentina tende ad andare in difficoltà, contro la Polonia ha fatto male anche nelle situazioni in cui l’Italia è riuscita a imbeccarlo in corsa.

 

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Sempre un onore ed un orgoglio vestire la maglia azzurra 🇮🇹

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Insomma, è un giocatore con qualità atletiche e mentali importanti, ma negli ultimi metri non sempre ha la lucidità e la qualità necessarie. Alla Juve, in una squadra molto tecnica che mira a dominare il possesso, si spera che Chiesa possa fare il salto di qualità anche sotto quel punto di vista.

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