Juve, non solo gol: Morata sta brillando anche spalle alla porta
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LAVAGNA TATTICA – Juve, non solo gol: Morata sta brillando anche spalle alla porta

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Morata ha segnato sia a Crotone che a Kiev. Lo spagnolo si sta rivelando prezioso anche nel gioco spalle alla porta

Un grande finalizzatore

La prima partita in Champions League della Juve di Pirlo è stata decisa dalla doppietta di Alvaro Morata, che conferma di esaltarsi quando sente l’inno della Coppa Campioni. Le reti segnate dallo spagnolo esprimono bene le sue profonde qualità nella finalizzazione: nell’1-0 effettua un tap-in tipico dei suoi, in cui approfitta dell’errore del portiere sul tiro di Kulusevski.

In occasione del secondo gol, invece, prima innesca l’azione offensiva con un prezioso movimento a venire incontro, allargando velocemente il gioco a destra su Cuadrado. Subito dopo, corre ad aggredire l’area di rigore raccogliendo il cross del colombiano e insaccando poi con un eccezionale stacco aereo che prende il tempo al difensore.

D’altronde, Morata nel colpo di testa è un giocatore con pochi eguali in Europa. Questa caratteristica si sposa bene con la filosofia della nuova Juve di Pirlo, che come abbiamo scritto molte volte utilizza tanto il cross in zona di rifinitura. Ricerca infatti molto il cambio campo sugli esterni. Di conseguenza, è necessario che al centro dell’area sia presente un finalizzatore bravo nel gioco aereo.

Sostituto di Ronaldo

Nel suo esordio, in casa della Roma, Morata era stato tra i peggiori in campo. In quell’occasione, aveva giocato in coppia con Ronaldo e si era spesso pestato i piedi con il portoghese. Lo spagnolo era andato in affanno tanto negli smarcamenti quanto nella gestione del pallone, con tanti errori tecnici che spesso avevano portato a pericolose ripartenze giallorosse.

D’altronde, questo è uno dei limiti cronici dell’ex Atletico Madrid. Difficoltà nel gioco spalle alla porta e nel dialogo sul breve con i compagni, non è mai stato un calciatore particolarmente associativo.

Qui riceve tra le linee ma perde malamente palla, nonostante ci fossero i presupposti per un’azione pericolosa.

Al contrario, contro il Crotone e la Dynamo Kiev ha agito da prima e unica punta, sostituendo un Cristiano Ronaldo positivo al Covid. Va specificato come in queste partite lo spagnolo non sia stato decisivo solo per i suoi gol. Morata ha fatto la differenza anche come nove “di peso”: ha fatto benissimo spalle alla porta, ha pulito diversi palloni che arrivavano da dietro ed è stato efficace nel gioco aereo.

Insomma, ha consentito alla squadra di risalire rivelandosi una fonte preziosa per guadagnare metri. Lo stesso gol segnato a Crotone ne è una prova: in molti si dimenticano che è stato lo stesso Morata a creare i presupposti per l’occasione. Per sfuggire all’intenso pressing calabrese, la Juve ha spesso lanciato lungo da dietro per lo spagnolo, il quale ha spesso prevalso fisicamente sull’avversario.

Kulusevski era poi pronto a raccogliere le sue spizzate, come si vede nella slide sopra.

 

Titolare o no?

Con il rientro di Ronaldo, sarà interessante vedere quali saranno le scelte di Pirlo. Da quel che trapela, l’allenatore bresciano in estate voleva una prima punta, con Dzeko come principale candidato. Come abbiamo scritto settimane fa, il bosniaco aveva sulla carta le caratteristiche giuste per esaltare tanto il portoghese quanto la squadra: Dzeko è infatti un maestro nel pulire palloni, aprire spazi e giocare spalle alla porta, con in più grandi qualità nella fase di rifinitura.

In queste gare, la Juve spesso salta il centrocampo perché fatica a trovare i propri mediani liberi. Si vedono tante verticalizzazioni dal basso dei difensori, con le punte che devono essere brave a proteggere e addomesticare le palle che arrivano da dietro.

Nella slide sopra, su un filtrante da dietro di Bonucci, Morata riesce bene a controllare e a servire Kulusevski, generando così una situazione interessante.

Queste giocate spiccano perché, nel corso della sua carriera, lo spagnolo è sempre stato discontinuo nella gestione del pallone. Vedremo se l’ex Chelsea riuscirà a imporsi e a far bene con costanza anche contro avversari più probanti. Di certo, Pirlo ha tanta scelta in avanti, soprattutto quando Ronaldo e Dybala saranno al meglio.

Sarà interessante vedere se utilizzerà Morata da “revulsivo” (come dodicesimo) o se non prescinderà dall’impiegare una prima punta vicino a Ronaldo.

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