Chi chiede scusa a Lindsey Thomas, colpo spregiato della Juventus Women?
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Chi chiede scusa a Lindsey Thomas, colpo spregiato della Juventus Women?

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Chi chiede scusa a Lindsey Thomas, capocannoniere della Serie A femminile? Molti tifosi della Juventus Women non la volevano

Il 10 giugno scorso la Juventus Women ufficializzava l’ingaggio a parametro zero (no sorpresa) di Lindsey Thomas, in scadenza di contratto col Milan. È l’unico rinforzo estivo introdotto da una dichiarazione ufficiale di Stefano Braghin: «Thomas è una giocatrice di livello, fra le attaccanti più forti nel panorama del calcio femminile europeo. Il suo arrivo è perfettamente in linea con ciò che cerchiamo: calciatrici di grande prospettiva e in cerca di rilancio». Era successo che la notizia, trapelata qualche settimana prima, aveva sconvolto parecchi tifosi: ‘Se viene lei cambio squadra’, ‘Prendiamo gli scarti del Milan’; ‘Non facciamo tornare Bonfantini per una così’… I più gentili ipotizzavano che l’arrivo della francese, data la comune agenzia, fosse strategicamente funzionale al rinnovo di Grosso. Adorabili dietrologismi, fanno bene alla trama. Qualcuno non aveva ancora prenotato le vacanze ma il mercato veniva già condannato senza riserve: c’è chi era prevenuto, chi furibondo, chi nutriva legittimi dubbi su risorse e investimenti. Solo Boattin era contenta: Thomas l’aveva fatta impazzire da avversaria, prima con la Roma e poi col Milan.

Oggi è il 20 febbraio: Lindsey Thomas è capocannoniere della regular season di Serie A femminile con 8 reti insieme a Girelli (che ha calciato i rigori ma ha avuto anche un noioso infortunio) e la rediviva Boquete. È stata chiamata in causa molto meno della più sponsorizzata Beerensteyn ma ha segnato un gol in più dell’olandese. Colpo di scena: ora in molti dovrebbero porgerle delle scuse. Di sicuro lei non le vorrebbe perché abituata a lavorare in silenzio per meritarsi le cose: pretende nulla, si lamenta zero. Mai una parola o una smorfia per le tante (troppe?) panchine impostele durante l’arco della stagione, sempre un atteggiamento propositivo e altruista in allenamento e in partita. Ha dato il massimo, chiedendo il minimo, grata dal primo giorno di poter vestire la maglia della Juve. Lindsey risponde così a chi le chiede se pensa al titolo di cannoniere della lega: «Le individualità vengono sempre dopo la squadra, se la squadra mi aiuterà a raggiungere questo titolo ne sarò felice se no andrà bene lo stesso. Il mio obiettivo è aiutare le compagne». Dopo un gol di solito esulta così: indice puntato alla testa e mano sulla bocca. Ora è tutto chiaro. Domenica invece è corsa ad abbracciare Bonansea, rimasta in panchina come spesso capita a lei.

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