McKennie, da eroe Derby a festaiolo: maghetto finito nella Foresta Proibita
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McKennie, da eroe Derby a festaiolo: il maghetto è finito nella Foresta Proibita

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McKennie, da eroe Derby a festaiolo: il maghetto è finito nella Foresta Proibita. E va tirato fuori il prima possibile

Se Weston McKennie fosse veramente Harry Potter (di cui invece è solo un grande fan) probabilmente avrebbe tirato fuori il mantello dell’invisibilità quando i carabinieri si sono presentati a casa sua, per interrompere l’ormai antologico festino. La pre collina torinese non somiglia per nulla alla Foresta Proibita che circonda Hogwarts, ma il maghetto della Juve pagherà ugualmente le conseguenze del suo ultimo maldestro incantesimo. Il texano non è stato convocato da Pirlo  (esattamente come i compagni del corso di Arti Oscure Paulo Dybala e Arthur Melo) per il derby della Mole. La stessa partita che lo aveva visto protagonista in positivo nel girone d’andata, con un gol che ha lanciato la sua prima stagione bianconera e che, in linea teorica, avrebbe dovuto rappresentare la svolta in quella della Juve. Non è andata così ma – almeno di questo –  la colpa sicuramente non è stata sua, anzi.

Prima del misfatto “West”, come è affettuosamente chiamato nello spogliatoio bianconero – che però non gli ha ancora perdonato l’ultima leggerezza – è stato una delle note più positive della tormentata annata della Vecchia Signora. 5 gol complessivi, il primo decisivo proprio contro il Torino, e tante buone cose che lo hanno reso, insieme a Chiesa, il miglior rookie della Juve 2020/21. I tifosi hanno fatto in fretta a innamorarsi della sua semplicità, della sua generosità, della sua simpatia e della sua gioventù.  Quest’ultima ha però finito per fargli fare il più fragoroso degli scivoloni, disastroso anche a livello mediatico. Ma appurata ed evidenziata la gravità dell’accaduto la priorità nell’ambiente Juve deve essere quella di recuperare immediatamente un giocatore sul quale ha deciso di puntare fortemente, riscattandolo appena un mese fa per 18,5 milioni dallo Schalke 04 e facendogli firmare un contratto fino al 2025.  McKennie deve tornare ad agitare preso la sua bacchetta, ma questa volta per l’incantesimo giusto: dagli sbagli si impara ed ognuno di questi lascia una cicatrice di monito. Nel suo caso a forma di saetta.

 

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